Assolto. Questa la sentenza pronunciata questa mattina presso il tribunale di Cuneo.
Quando la sentenza passerà in giudicato, sarà estradato e potrà tornare in Olanda. E’ l’epilogo che ha messo la parola fine al processo a carico di Sacha Williams Chang, il giovane che nell’agosto 2023 uccise a coltellato il padre e l’amico di famiglia che li stava ospitando qualche giorno a Montaldo Mondovì.
Il ragazzo, presente in aula, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Ha affrontato il suo processo in silenzio, con accanto i suoi difensori e madre e fratello seduti tra il pubblico.
A chiedere l’assoluzione, in primis, è stata la Procura. Sacha ha la capacità di stare coscientemente in giudizio, ma al momento degli omicidi non era capace di intendere e volere. Quel gesto, tragico e brutale, è lo specchio della sua malattia. Una forma di grave schizofrenia, a cui si accompagnano aspetti allucinatori, visionari e catatonici.
Contro di lui, si erano costituiti i famigliari di Lambertus, l’amico che venne ucciso con sette…
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