21 settembre 2023
In tribunale a Modena le richieste del procuratore capo concordano con quelle della difesa: per Franco Cioni, 73 anni, accusato di aver soffocato Laura Amidei, è stato chiesto il minimo della pena
VIGNOLA (Modena) – 21 anni di carcere per Franco Cioni, il pensionato 73enne che il 14 aprile del 2021 uccise la moglie Laura Amidei, gravemente malata, soffocandola con un cuscino nella loro abitazione di via Degli Esposti a Vignola. In tribunale a Modena davanti alla Corte D’Assise le richieste del procuratore capo Luca Masini concordano con quelle della difesa, l’avvocato Simone Bonfante: il minimo della pena per un delitto maturato in un contesto complesso e delicato. La tragedia si consumò all’alba; subito dopo l’uomo si costituì ai carabinieri dicendo che non sopportava più di vedere la moglie soffrire. E’ su questo che poggia il difficile equilibrio tra attenuanti e aggravanti del delitto. Sia la procura che la difesa nelle loro richieste riconoscono l’attenuante del cosiddetto valore morale, ovvero l’omicidio dettato dalla volontà di interrompere la sofferenza della moglie, costretta a letto e malata terminale di tumore. Aspetto, questo, corroborato dalle testimonianze in aula di vicini di abitazione e parenti stretti della famiglia, che hanno riferito come Franco Cioni si fosse preso cura della moglie fino alla fine, prima di sprofondare nella depressione che lo portò al tragico gesto. L’avvocato Bonfante ha sollevato una questione di legittimità costituzionale chiedendo che le attenuanti generiche prevalgano sull’aggravante introdotta nel 2019 con il codice rosso e che prevede pene più aspre per l’omicidio del coniuge. Principio che, secondo la difesa, non si applicherebbe nel caso specifico poiché non si tratterebbe di un delitto nato in clima di prevaricazione o maltrattamenti. La corte deciderà il prossimo 9 novembre
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