Ucciso con un fucile da sub, iniziato il processo. In aula si prese…

Ucciso con un fucile da sub, iniziato il processo. In aula si prese…




Ucciso con un fucile da sub, iniziato il processo. In aula si prese…

ANCONA – Ha preso il via ieri il processo in Corte di Assise a carico di Fatah Melloul, 28 anni, l’algerino accusato di omicidio volontario aggravato per aver ucciso un 23enne albanese, Klajdi Bitri, con un fucile da sub a Sirolo. Il delitto risale al 27 agosto scorso dello scorso anno in via Cilea. Tra i due c’era stata una discussione per questioni stradali. Si era creato un ingorgo e dopo vari insulti e il 28enne era tornato all’auto per prendere la fiocina e puntarla contro il giovane che era rimasto ferito al petto. L’albabese morì pochi minuti dopo. L’algerino era già risalito in auto e se ne era andato. Fu arrestato prima di cena, a Falconara, dai carabinieri, di ritorno dalla pesca. In aula ieri si sono presentati gli amici dell’imputato, difeso dall’avvocato Davide Mengarelli, e la fidanzata che era in auto con lui il giorno della tragedia. A poca distanza da loro anche i familiari della vittima, il padre e la madre, arrivati dall’Albania, e il fratello che si trovava con lui a Sirolo quando è stato ucciso in strada. Sono parte civile con gli avvocati Marina Magistrelli e Monica Clementi.

La Corte ha fissato la prossima udienza al 19 novembre per sentire il fratello. In quella data l’imputato ha chiesto di rilasciare dichiarazioni spontanee. Verrà deciso poi se sentire altri testimoni. L’imputato ha sempre sostenuto la versione dell’incidente, non si sarebbe accorto di aver causato la morte con la fiocina. È ancora in carcere dal giorno del delitto.


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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-10-26 07:54:16 da


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