Ue, Meloni: “Sconvolta dalla sinistra su Ventotene. Nostalgici e illiberali”

Ue, Meloni: “Sconvolta dalla sinistra su Ventotene. Nostalgici e illiberali”



Ue, Meloni: “Sconvolta dalla sinistra su Ventotene. Nostalgici e illiberali”

Quanto accaduto alla Camera è al centro del dibattito politico. Polemiche sullo show di Benigni che ha celebrato l’Unione Europea

“Io sono rimasta sconvolta dalla reazione che ho visto in Aula, con parlamentari della Repubblica che sono arrivati sotto i banchi del governo con insulti e ingiurie. Penso francamente che la sinistra stia perdendo il senso della misura, penso che stia uscendo fuori un’anima illiberale e nostalgica”. Il giorno dopo la bagarre alla Camera sulle parole della premier sul Manifesto di Ventotene, da Bruxelles Giorgia Meloni torna sul tema spiegando che quella delle opposizioni, a suo giudizio, è stata “una reazione assolutamente scomposta, perché rivendico di non essere d’accordo” con quella parte del testo letto in Aula.

 

Volevo “capire qual è il messaggio che si vuole dare quando si distribuisce quel testo sabato scorso” alla manifestazione di Roma per l’Europa, spiega. “A me sembra abbastanza semplice ed è un tema politico. L’essenza di alcuni passaggi che ho letto in quel manifesto, e cioè che il popolo fondamentalmente non è in grado di autodeterminarsi e che quindi va educato e non ascoltato, sia purtroppo abbastanza strutturata nella sinistra anche di oggi”. E conclude: “Quella insultata sono io, mi pare che ci sia una sinistra che ha un po’ di difficoltà a confrontarsi con le idee degli altri”.

Quanto accaduto alla Camera già durante la giornata è al centro del dibattito politico: secondo alcuni retroscena la stessa Meloni avrebbe definito l’idea di citare quei passaggi “una trappola” in cui sono “cascati esponenti dell’opposizione con reazioni isteriche”, “una mossa mediatica” che “ha fatto impazzire la sinistra“. Parole che la stessa premier avrebbe pronunciato ieri sera a cena a Bruxelles con gli eurodeputati di FdI per condividere con loro quanto accaduto poche ore prima a Roma. Insomma, una strategia pianificata a tavolino anche per spostare il focus del dibattito politico dai temi sul tavolo del Consiglio europeo che da settimane dividono la maggioranza. Le ricostruzioni sull’incontro tra Meloni e i Fratelli europei, però, a stretto giro vengono smentite “categoricamente” da fonti di palazzo Chigi. “Ogni interpretazione attribuita alle parole del presidente al di fuori di quanto detto pubblicamente è da considerarsi priva di fondamento“, precisano le stesse fonti per poi concludere che “preoccupano le ormai quotidiane notizie diffuse da alcuni media su fatti mai accaduti”.

Non sembra credere però alla smentita il leader di Iv, Matteo Renzi, secondo il quale “tutto ciò che ha fatto ieri era studiato in anticipo, e non ha avuto il coraggio di farlo al Senato, dove invece era molto tesa. Meloni non ha un valore, e loro quando uno fa un po’ di opposizione si arrabbiano, come è successo oggi in Senato dove Paita è stata fermata quando voleva parlare di Ventotene”. Il riferimento è a quello che si verifica a palazzo Madama dove gli animi si infiammano in apertura dei lavori con le opposizioni che attaccano a testa bassa e i senatori di maggioranza che replicano continuando ad attaccare quei passaggi del Manifesto di Ventotene.

Il senatore leghista Claudio Borghi, peraltro, mette nel mirino anche Roberto Benigni e il suo show ‘Il Sogno’ andato in onda mercoledì sera su Rai1 in cui il premio Oscar ha celebrato l’Ue. “Non faccio in tempo ad assentarmi qualche ora per una riunione che ecco ricomparire il Fogno. Ma basta!”, scrive su X storpiando il nome dello spettacolo. Che finisce anche nel mirino di Atreju: “Attenzione: questo video testimonia l’esistenza di TeleMeloni – si legge nel post social, venato di ironia, della manifestazione di FdI -. Si sconsiglia la visione a un pubblico sensibile alle idiozie della sinistra”.

E per il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone (FdI), “in assenza di una vera opposizione in Parlamento e in preda a divisioni interne, la sinistra si appella e si aggrega dietro alla solita interpretazione faziosa di Benigni in prima serata su Rai1 e in Eurovisione – ma non era TeleMeloni? – in cui dipinge il Manifesto di Ventotene come un sogno e una favola. Quel manifesto non è ‘di una concretezza e di una profondità straordinaria’ – come sostiene lui – ma è una ‘boiata pazzesca’”. Non la pensa così, ovviamente, Renzi che rivela di aver sentito il comico toscano “per fargli i complimenti“.

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www.lapresse.it è stato pubblicato il 2025-03-21 07:08:45 da LaPresse


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