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30/03/2024
– “Siamo venuti a conoscenza, dai media, del divieto dato da un preside del pesarese alla benedizione delle classi, motivato dalla laicità della scuola. Prima ancora del divieto è inaccettabile la motivazione.”
Questo ha dichiarato Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale, per le Marche, del Popolo della Famiglia, riguardo alla notizia del divieto alla benedizione dato dal dirigente dell’IC Raffaello Sanzio di Mercatino Conca.
“Benedire: dire bene, augurare il bene a qualcuno. È un atto universale – continua Sebastianelli- un padre o una madre che augurano il bene ai propri figli altro non fanno che benedirli. Questo vale sia per i genitori credenti che per quelli non credenti. Quale genitore augurerebbe il male ai propri figli? Una benedizione è un atto di bene, non ha mai fatto male a nessuno.
Per rispetto verso la religione islamica si è chiusa una scuola, nel milanese, per il giorno di fine Ramadan. Dove sta, invece, il rispetto per la religione cattolica quando paradossalmente, in nome del rispetto stesso, si vietano i presepi a scuola o si impedisce anche una semplice benedizione? cose, oltretutto, spesso nemmeno richieste da cittadini di altre religioni ma decise unilateralmente dalle scuole.
Il concetto di laicità dello Stato è completamente diverso da quello che viene proposto e messo in pratica nella maggior parte di questi casi. Più appropriato sarebbe, forse, addebitare questi comportamenti a un laicismo di fondo.
A questo punto la domanda sorge spontanea: che dietro la laicità e il tanto decantato rispetto per le altre religioni si nasconda, invece, un’idiosincrasia cronica verso tutto ciò che è cristiano?”
“Il Popolo della Famiglia – conclude Sebastianelli- esprime la propria solidarietà al sacerdote al quale è stato impedito di dare la benedizione e invita le istituzioni che si stanno muovendo per consentire, allo stesso, di impartirla, a proseguire per questa strada garantendo, in questo modo, la vera laicità dello Stato: quella che garantisce la libertà di ogni culto.”
www.viverepesaro.it è stato pubblicato il 2024-03-30 06:31:01 da
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