«Un pericolo invisibile per i nostri ragazzi: il tetto in eternit d…

ASCOLI – La segnalazione arriva da Piazza Immacolata, nel quartiere di Porta Maggiore. Genitori preoccupati per la salute dei tanti bambini che frequentano il campo da calcio e per l’ambiente. L’appello per la rimozione

Proprio nel weekend dell’Immacolata, e proprio nella zona che porta il suo nome, arriva una preoccupata segnalazione. Ad inoltrarla sono alcuni genitori, in ansia a causa della copertura in eternit vicina al campetto parrocchiale di Piazza Immacolata, nel quartiere di Porta Maggiore, frequentato da tantissimi bambini, soprattutto nei giorni di festa.

La copertura in eternit, sulla destra

«Un luogo fondamentale per la socializzazione e la crescita, uno spazio dove praticano sport, si divertono e imparano i valori della comunità», confermano i genitori.

«Tuttavia, c’è un problema che non possiamo più ignorare: il tetto dello spogliatoio, realizzato in eternit, un materiale potenzialmente pericoloso per la salute – spiegano -. Si tratta di un materiale che contiene amianto, largamente utilizzato in passato per la costruzione di tetti e altre strutture, grazie alla sua resistenza e al basso costo. Tuttavia, con il passare del tempo, si è scoperto che l’amianto è altamente nocivo per la salute».

«Quando il materiale si degrada, rilascia nell’aria fibre microscopiche che, se inalate, possono causare gravi malattie come l’asbestosi, il mesotelioma pleurico e altre patologie polmonari – Proseguono i genitori -. I bambini, che frequentano quotidianamente il campetto, sono particolarmente vulnerabili agli effetti a lungo termine dell’esposizione a queste fibre».

Il campetto

«Oltre al pericolo diretto per la salute umana, l’eternit rappresenta una minaccia anche per l’ambiente – ribadiscono –. Le fibre di amianto possono contaminare il suolo e l’acqua circostante, causando danni che si protraggono per anni. Smaltire correttamente il tetto in eternit è quindi non solo un dovere morale, ma anche un atto di responsabilità nei confronti delle generazioni future».

«È importante che la comunità si mobiliti per risolvere questa situazione il prima possibile – è la conclusione – . Lo smaltimento dell’eternit deve essere affidato a ditte specializzate e autorizzate, che possono garantire la rimozione in sicurezza e il trattamento del materiale secondo le normative vigenti. Come comunità parrocchiale, abbiamo il compito di prenderci cura degli spazi che offriamo ai nostri bambini. Chiediamo quindi alle autorità locali, alla parrocchia e a tutte le persone di buona volontà di collaborare per trovare una soluzione tempestiva a questo problema. La salute dei nostri ragazzi non può aspettare».

Lu. Ca. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page