una giornata dedicata alla prevenzione dell’obesità

L’obesità e il sovrappeso sono considerate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità una “malattia sociale”, poiché favoriscono lo sviluppo di numerose patologie come il diabete, l’ipertensione, l’arteriosclerosi, l’insufficienza respiratoria, la calcolosi e persino alcuni tipi di tumore. Per sensibilizzare la cittadinanza sui rischi legati a queste condizioni e promuovere la prevenzione, il personale del Centro Obesità e Disturbi Alimentari della Clinica Medica dell’ospedale di Chieti, diretto da Maria Teresa Guagnano, sarà disponibile gratuitamente per consulenze giovedì 10 ottobre.

L’incontro si terrà nella postazione al V livello del Ss. Annunziata, stanza 502, dalle ore 8 alle 14, in occasione dell’Obesity Day, un evento nazionale di prevenzione dell’obesità promosso dall’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (Adi). Per partecipare è necessario prenotarsi telefonicamente allo 0871.358976 nei seguenti orari: lunedì o mercoledì dalle 14.30 alle 16.30 o martedì dalle 12 alle 13. Dalle ore 10 alle 13, inoltre, è previsto un collegamento in diretta sulla pagina Facebook dell’Adi per ulteriori approfondimenti.

“La professoressa Guagnano ha sottolineato come l’obesità sia una patologia cronica, progressiva e recidivante, con tassi di crescita che raggiungono livelli epidemici sia in Italia che nel mondo, anche tra i bambini. È un fattore di rischio per le patologie croniche più diffuse e pericolose, come il diabete mellito di tipo 2, le malattie cardiovascolari e alcuni tumori. Ogni anno, l’obesità causa quattro milioni di decessi nel mondo, di cui 1,2 milioni in Europa.”

L’Oms ha lanciato l’allarme “Globesità” per i tassi vertiginosi di crescita di questa malattia. Si stima che entro il 2030, il 70% della gente mondiale potrebbe essere colpita dall’obesità. Anche in Italia, i numeri sono inquietanti: sei milioni di persone soffrono di obesità, mentre oltre 23 milioni sono in sovrappeso, potenziali futuri pazienti. L’Italia, inoltre, detiene il triste primato dell’obesità infantile, con il 42% dei bambini tra i 5 e i 9 anni in sovrappeso o obesi.