Una nostra lettrice, Paola Civardi, ha scritto all’Asl 1 e al nostro giornale, in relazione al caso del ‘falso medico’ all’ospedale di Bordighera:
“Premesso che le cooperative dei medici sarebbero da eliminare perché è impossibile che, lavorando per tre turni consecutivi possano realmente essere efficienti, nel caso in oggetto si parla di una signora di 56 anni con la terza media. Il nostro direttore di Asl 1 dice ‘senza medici a gettone chiudo gli ospedali di Imperia e Sanremo’, ma tenerli aperti con medici che lavorano tre giorni in un ospedale e poi tre giorni in un altro, o peggio trovarsi in un Ppi una con la terza media, non è peggio? Ma i poveri pazienti visitati da questa truffatrice o da ‘gettonisti’ a fine terzo turno ovvero al lavoro da 36 ore che si addormentano mentre il paziente gli espone il problema, è un servizio per i cittadini? Se vuole tenere aperti gli ospedali in queste condizioni troverà certamente gente poco qualificata disposta a coprire i turni in ospedale. L’anno scorso la Liguria ha speso 6 milioni di euro per i medici a gettone. Suggerisco di pagare di più i medici vincitori di regolari concorsi e forse non andrebbero deserti”.
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