Lei: “Tutt’altro che una laurea in fretta e furia, ero fuori corso”
22 Marzo 2025 15:16
Polemica sul percorso universitario della ministra Marina Calderone, dopo l’articolo uscito sul Fatto Quotidiano. “In relazione al mio percorso universitario, mi preme ricordare che ho ottenuto la laurea triennale in data 12.11.2012 e quella magistrale in data 26.07.2016. Oggi un quotidiano ha trovato la prova della mia laurea, ossia il libretto universitario. Nel quale ci sono esami sostenuti lo stesso giorno e più esami superati a distanza ravvicinata. Come credo sia accaduto a molti universitari”. Lo afferma sui social il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone.
“In quanto studente-lavoratrice, ero una fuori corso. Questo significa che è stata tutt’altro che una laurea presa in fretta e furia. Mi preme inoltre ricordare che sono iscritta all’ordine dei consulenti del lavoro dal 22.11.1994, mentre l’obbligo di laurea è stato introdotto solo a partire dal 2010. Quanto agli esami sostenuti nel fine settimana, è la normalità in caso di corsi dedicati agli studenti-lavoratori. Orgogliosamente posso affermare che lavoro (e studio) da più di 30 anni”, conclude Calderone.
Pd: “Troppe inconguenze”
“Le rivelazioni pubblicate dal Fatto Quotidiano sulla laurea della ministra Calderone ci interrogano e ci preoccupano. Troppe incongruenze, ombre e conflitti di interesse emergono sul percorso che ha portato al conseguimento del titolo di studio presso l’Universita degli studi Link da parte di chi oggi guida il dicastero del Lavoro. E’ bene che la ministra chiarisca subito spiegando all’opinione pubblica la verità dei fatti. Non c’è bisogno della laurea per fare il ministro, ma per presiedere l’ordine dei consulenti del lavoro ad esempio sì. In ogni caso la trasparenza del curriculum vitae resta un obbligo quando hai un ruolo pubblico”. Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto dopo l’articolo pubblicato oggi dal ‘Fatto quotidiano’ che dà conto alcune “anomalie” sul titolo di studio della ministra del Lavoro.
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