Dipendente infedele, riusciva a portare via dal magazzino prodotti per migliaia di euro e materiale per il confezionamento di ogni tipo di prodotto in pelle. Lo schema era ben collaudato: c’era chi rubava pellame di nicchia e materia prima e chi attraverso i prodotti trafugati riusciva a creare prodotti originali pronti da essere venduti in un mercato parallelo con importanti illeciti guadagni. L’indagine, partita da alcune denunce di furto formalizzate da note aziende della Riviera del Brenta, ha messo nei guai un sessantenne residente a Noventa Padovana che asportava la merce e una coppia di pensionati di Vigonovo che aveva in garage un laboratorio abusivo per riprodurre gli articoli. I carabinieri di Stra ad inizio maggio hanno denunciato in stato di libertà due uomini e una donna…
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