A quasi sei mesi dal voto di giugno per il rinnovo del Parlamento europeo, l’Eurocamera si è espressa sull’atto finale di apertura ufficiale della Commissione von der Leyen II, il secondo mandato della leader tedesca a capo del governo di Bruxelles. Con 370 sì, 282 no e 36 astensioni, la plenaria del Parlamento europeo ha approvato con voto palese la squadra della nuova Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen. Il plenum ha votato la squadra di “ministri”, tra vicepresidenti e singoli delegati alle varie materie oggetto di legislazione europea, in tutto 27, che affiancheranno l’ex ministra della Difesa di Berlino nei prossimi cinque anni.
La leader popolare tedesca ottenne a luglio, con un voto segreto, il mandato a formare la Commissione con 401 sì.
La seconda Commissione von der Leyen è stata approvata con appena 10 voti in più rispetto alla maggioranza assoluta degli aventi diritto, che è di 360 eurodeputati su 720. Un dato pari al 51,39% degli aventi diritto, il peggior risultato di sempre nella storia europea.
Von der Leyen presenta la squadra davanti alla plenaria di Strasburgo: “la libertà per l’Europa non sarà gratuita”
La seduta è cominciata con un discorso della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen alla plenaria. Dopo aver ringraziato la squadra uscente, ha presentato le priorità e il programma della nuova Commissione. Uno dei primi temi affrontati è stato quello della libertà e della sovranità: secondo von der Leyen la libertà per l’Europa “non sarà gratuita”. “Significa fare scelte difficili. Significa investire massicciamente nella nostra sicurezza e prosperità. E soprattutto significherà rimanere uniti e fedeli ai nostri valori. Trovare il modo di lavorare insieme e superare la frammentazione”.
Von der Leyen: “Ho scelto Fitto per dare alle regioni la meritata importanza”
”Voglio che le regioni europee e le comunità siano in grado di controllare il proprio destino e di contribuire alla definizione delle nostre politiche. Questo è il compito di coesione e riforme che ho affidato a Raffaele Fitto in qualità di Vicepresidente esecutivo. È una scelta che ho fatto io. Anche perché so quanto sia fondamentale dare alle regioni l’importanza politica che meritano”, ha precisato von der Leyen, alla plenaria del Parlamento Ue prima del voto di conferma del Collegio dei commissari.
Per molte persone la libertà ”consiste nello scegliere dove vivere, lavorare e studiare. Scegliere se far crescere la propria famiglia in un’altra parte d’Europa o nel luogo in cui si è cresciuti”, dice von der Leyen, prima di citare esplicitamente il già primo ministro italiano Enrico Letta, menzionando ”la libertà di restare”.
La prossima Commissione intende ”difendere la qualità di vita unica degli europei, in tutta Europa. Che si tratti di una comunità costiera o di pescatori, di un’area rurale o di una comunità agricola, di un’isola o di una regione ultraperiferica, di una città o di una delle regioni uniche e diverse d’Europa. Dobbiamo lavorare per affrontare i problemi che le regioni devono affrontare, dai cambiamenti demografici ai cambiamenti climatici o alla necessità di infrastrutture moderne. E questo va al cuore della libertà di cui parlo oggi”.
Attuazione del Piano Draghi
Durante il suo discorso poi la presidente della Commissione ha esplicitato che la prima “grande iniziativa della nuova Commissione sarà una Bussola della Competitività e sarà la cornice del nostro lavoro per il resto del mandato. La Bussola si baserà sui tre pilastri del rapporto Draghi. Il primo è chiudere il divario d’innovazione con gli Stati Uniti e la Cina, il secondo è un piano comune per la decarbonizzazione e la competitività, il terzo è l’aumento della sicurezza e la riduzione delle dipendenze”.
Una Commissione “meno” green
“Dobbiamo mantenere e manterremo la rotta sul Green Deal Ue. Ma se vogliamo avere successo in questa transizione, dobbiamo essere più agili e accompagnare meglio le persone e le aziende lungo il percorso – aggiunge von der Leyen -. E dobbiamo giocare sui nostri punti di forza, ossia le nostre industrie e piccole e medie imprese, i nostri innovatori e lavoratori”, ha detto von der Leyen.
Come hanno votato i gruppi
Il grosso del sostegno alla nuova Commissione è arrivato dai Popolari, ma il dato politico più rilevante è il decisivo appoggio da parte degli eurodeputati di Fratelli d’Italia – partito a cui appartiene il neo vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto – dopo il no alla fiducia dell’Ecr alla responsabile massima dell’esecutivo europeo la scorsa estate.
La Lega ha votato contro. Voto contrario anche da parte del M5S, dei verdi italiani e della sinistra italiana.
In tutto 25 deputati socialisti hanno votato contro la nuova Commissione. Nel Partito Democratico Cecilia Strada e Marco Tarquinio hanno votato contro. Diniego anche dai tedeschi dell’Spd come Udo Bullmann e belgi come Elio Di Rupo.
I polacchi del Pis, pur facendo parte dello stesso gruppo di Fitto, hanno votato contro.
Ursula bis, il Parlamento dà il via libera alla nuova Commissione Ue (AFP)
Fitto: “Fondamentale lavorare uniti”
“L’Unione europea si trova di fronte a sfide cruciali da cui dipende il suo futuro e quello dei suoi cittadini. Nei prossimi anni sarà fondamentale lavorare tutti insieme e dare prova di unità perché solo in questo modo saremo in grado di vincere queste sfide, rilanciare il progetto europeo e difendere con forza i valori su cui esso si fonda. Questi obiettivi potranno essere raggiunti solo con il contributo di tutti. Ogni mia energia e tutto il mio impegno dei prossimi cinque anni saranno dedicati a questo scopo, nel pieno rispetto dei Trattati e a difesa dell’interesse comune europeo”. Lo scrive su Facebook il neo vice presidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto.
www.rainews.it è stato pubblicato il 2024-11-27 19:45:00 da
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