GROSSETO. Già oltre mezzo milione di toscani si sono vaccinati contro l’influenza. Continua a crescere il numero di persone che hanno scelto di aderire alla campagna avviata all’inizio di ottobre, con vaccino offerto gratuitamente alle persone con almeno sessanta anni di età o che rientrano tra i soggetti a cui il Ministero raccomanda l’immunizzazione, ovvero persone ad elevata fragilità di qualsiasi età, donne in gravidanza, chi si prende cura di persone fragili (i cosiddetti “care giver”), gli operatori sanitari e sociosanitari, gli studenti di medicina e delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione.
Campagna quindi, che sta dando ottimi risultati. Non fosse per le dosi per gli under 60, che scarseggiano negli studi dei medici di medicina generale.
Dosi che, quelle che dovrebbero essere iniettate ai più giovani, possono essere acquistate nelle farmacie. Anche se, negli anni, la consuetudine di potersi sottoporre al vaccino gratuitamente, rivolgendosi ai medici di medicina generale, era ormai consolidata.
Ora i medici di famiglia sono costretti a seguire due strade differenti: quando un under 60 si rivolge a loro lo invia in farmacia ad acquistare la dose di vaccino. O, se si tratta di un sanitario, viene inviato al medico del lavoro dell’Asl che ha a disposizione le dosi per i lavoratori della sanità.
Il fabbisogno dei immunizzazioni è monitorato dalle Asl, che una volta all’anno inviano la comunicazione delle dosi necessarie per la campagna vaccinale all’Estar. Quest’anno sono state più di 900mila le dosi complessive, di cui più dell’80% già ordinate e consegnate alle tre aziende sanitarie. Il resto invece, viene consegnato ai medici di medicina generale attraverso le farmacie.
Richiesta di immunizzazioni in aumento, attesa per le nuove dosi
Dosi che scarseggiano quindi, a causa – dice l’Azienda Usl Toscana Sud Est – proprio per l’aumento delle richieste di vaccinazione antinfluenzale da parte dei cittadini. L’azienda sanitaria ha già avviato le attività di approvvigionamento tramite Estar, come previsto dalla procedura regionale.
«I prodotti sono in corso di consegna – dicono dall’Asl – compatibilmente con i tempi della logistica delle aziende fornitrici dei immunizzazioni per la nostra Regione». Tempi che rischiano di slittare in avanti, lasciando scoperta una bella fetta di persone che invece avevano chiesto di vaccinarsi all’inizio della campagna.
www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-11-19 07:30:02 da Francesca Gori
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