CAPALBIO. Vedeva la sua fidanzata ovunque. Convinto che fosse in un palazzo dove vivono diverse famiglie orientali, si è diretto là e ha cominciato a cercarla.
Vagava urlando, mentre continuava a vederla: un attimo prima si dirigeva verso l’Aurelia, un attimo dopo passava davanti ai suoi occhi senza fermarsi. Ma la giovane non era a Capalbio. Il ragazzo, un ventenne che ha già collezionato alcuni reati, nella notte tra sabato 2 e domenica 3 novembre, ha seminato il caos nel borgo. Finché sono arrivati i carabinieri, che alla fine lo hanno arrestato.
Il ventenne, nella notte tra sabato 2 e domenica 3 novembre probabilmente aveva assunto un mix di alcol e droghe. Da Orbetello, dove vive ormai da anni – lui è originario del Molise – è arrivato nella piccola Atene e si è diretto verso un palazzo dove abitano diverse famiglie di orientali.
Continuava a dire di vederla, la sua fidanzata, mentre correva verso l’Aurelia. O davanti ai suoi occhi.
Ma la giovane non era lì. Alcuni residenti della zona hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. La pattuglia della stazione di Capalbio è arrivata subito e i militari hanno cercato di calmare il ragazzo, che però, non voleva saperne di smetterla di cercare la fidanzata. Continuava ad andare avanti e indietro, a urlare e imprecare fino a quando si è scagliato contro i carabinieri.
A Capalbio è arrivata anche una pattuglia del nucleo radiomobile di Orbetello, per aiutare i colleghi a fermare il ventenne. Il ragazzo è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Difeso dall’avvocato Eugenio De Propris, lunedì 4 novembre in tribunale, si è celebrato il processo per direttissima.
www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-11-04 19:02:08 da Francesca Gori
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