Vendevano hashish e coca sui social: cinque ventenni patteggiano

Vendevano hashish e coca sui social: cinque ventenni patteggiano


ORBETELLO. Probabilmente avevano guardato un po’ troppe serie tv di narcos e avevano provato a mettere su quella che sembrava avere le sembianze di un’organizzazione dedita allo spaccio. Cinque ragazzi, poco più che ventenni, tutti orbetellani, per qualche mese avevano rifornito i loro coetanei e alcuni minorenni di hashish e marijuana. Qualche volta anche di cocaina. Utilizzando i canali di comunicazione tipici dei ragazzi: i social

Gli ordini infatti passavano attraverso Instagram, Telegram e Whatsapp. E quando parlavano al telefono, in diverse occasioni, non facevano nemmeno lo sforzo di utilizzare un codice. Se dovevano vendere cocaina, ad esempio, chiamavano la sostanza con il suo nome senza fare troppi giri di parole. 

I carabinieri della compagnia di Orbetello, per sei mesi, hanno seguito i movimenti dei cinque ragazzi, documentando più di 100 cessioni, alcune anche fuori provincia proprio grazie all’utilizzo dei social, attraverso i quali prendevano gli ordini. 

Droga che arrivava nella cittadina lagunare grazie a un ragazzo di 23 anni e alla sua fidanzata di 20, anche lei orbetellana, che aveva il compito di nascondere l’hashish nel reggiseno o nelle parti intime. I carabinieri, durante la perquisizione a casa del ragazzo, avevano trovato 2,6 chili di hashish, mentre altre 3 chili e 740 grammi erano stati trovati sulla sua auto. Droga che veniva venduta anche a Montalto di Castro, a Levanto e a Marina di Massa, ben lontano da Orbetello: era la coppia a preoccuparsi delle consegne. 

Gli altri ragazzi, un 22enne, un 20enne e un 23enne si preoccupavano invece del confezionamento delle dosi e dello spaccio al dettaglio. Hashish, marijuana e cocaina venivano ordinate via social e arrivavano direttamente a casa dei clienti. 

Nei guai è finito anche un romano di 41 anni, e un altro uomo che aveva riaccompagnato uno dei ragazzi a Orbetello, dopo che aveva raggiunto Roma per acquistare 1,7 chili di hashish per 1.500 euro

Incastrati dalle intercettazioni, patteggiano

Quando i carabinieri, a novembre dell’anno scorso, si sono presentati a casa dei ragazzi con un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice, il sogno di continuare a vivere come nella serie “Blocco 181” si è infranto. 

Sentiti dal magistrato, sono stati gli stessi ragazzi a raccontare tutto, a svuotare il sacco, spiegando i meccanismi che avevano cercato di far funzionare nei sei mesi in cui si erano dedicati a mettere su l’attività di spaccio nell’Orbetellano.

Un’attività che li aveva portati anche fuori regione, come hanno dimostrato le indagini dei carabinieri. 

Con il parere positivo del pm, tutti i ragazzi hanno patteggiato davanti alla giudice Cecilia Balsamo. Il 23enne difeso dall’avvocato Paolo Malasoma, ha patteggiato 2 anni e 8 mesi e 4.800 euro di multa, mentre la sua fidanzata, sempre assistita dall’avocato Malasoma un anno, un mese e 10 giorni e 2.400 euro di multa.

L’altro 22enne, difeso dall’avvocata Mara Renzetti e il 20enne, assistito dall’avvocata Lucia Scotto, hanno patteggiato due anni, due mesi e 10 giorni e 10.200 euro di multa, mentre il 23 enne difeso dall’avvocata Iris Milano e il 41enne assistito dall’avvocata Paola Conti, hanno patteggiato 8 mesi e 1.200 euro di multa. A tutti è stata applicata la sospensione condizionale della pena e la non menzione della condanna. 

La pena più severa, quella del 23enne che ha patteggiato 2 anni e 8 mesi, è stata sostituita con 1920 ore di lavoro alla Croce Rossa

 


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    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l’ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi
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www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2025-04-23 19:08:25 da Francesca Gori


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