«Vengo dal mare ma so cosa significa vivere lontano dai centri urbani»

«Vengo dal mare ma so cosa significa vivere lontano dai centri urbani»



«Mi sento di fare un appello al voto perché il rischio di una bassa affluenza c’è, come abbiamo visto con preoccupazione alle recenti Regionali della Liguria. Noi vogliamo giocarcela con un’alta affluenza, come fu cinque anni fa, e non come dieci anni fa. L’astensione è dettata da due fattori: una parte per sfiducia nei confronti della politica, ma poi è evidente anche la disinformazione sul voto. Molti cittadini non sanno che si vota il 17 e 18 novembre». Michele De Pascale, candidato presidente del centrosinistra alle Elezioni Regionali, ha fatto ancora una volta tappa nella nostra provincia.

«HO AMMINISTRATO RAVENNA CON QUESTA COALIZIONE»

De Pascale, sindaco dem di Ravenna, ha risposto alle domande dei cronisti nella sede del Pd di via Roma (insieme a Carlo Berra e Renza Malchiodi, segretario provinciale e cittadino del partito) prima di spostarsi a Bobbio per incontrare residenti e commercianti insieme a Pier Luigi Bersani.

Non teme ricadute locali delle “fibrillazioni” nazionali del Movimento 5 Stelle, con la “guerra interna” tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. «I temi nazionali rischiano di entrare in Emilia- Romagna, ma sono grato a tutte le forze politiche perché ha prevalso il mio appello a concentrarsi solo sulla regione. Non abbiamo l’ambizione di dare lezioni ad altri, ma ha prevalso il “modello del territorio”, che coinvolge anche 60 liste civiche locali non interessate a discorsi sul futuro del centrosinistra nazionale. Quindi sono meno preoccupato dalle fibrillazioni e ottimista sull’esito del voto, pur rimanendo molto rispettoso: i sondaggi nei nostri confronti sono lusinghieri, ma le urne per ora sono ancora vuote».

IL PROGRAMMA PER PIACENZA

«La nostra – prosegue De Pascale – è una coalizione ampia e con più sensibilità: ho amministrato Ravenna con questo schieramento. Il programma da 60 pagine non è né un elenco infinito, né una serie di enunciazioni astratte. Ad esempio su Piacenza si mette nero su bianco la conferma del nuovo ospedale e la garanzia per i servizi sanitari presenti, a partire dalla rete degli ospedali della provincia. Così come il mantenimento dei presidi di montagna, come Bobbio. Poi, sempre per Piacenza, c’è l’impegno per il trasporto pubblico locale: vogliamo lavorare su accordi interregionali per favorire i rapporti tra i territori. Infine, lo spostamento della logistica e delle merci sulle ferrovie».

GOVERNO DEL TERRITORIO

De Pascale promette un «cambio di passo radicale sulle politiche di prevenzione del territorio, non parlo solo delle terre alluvionate negli ultimi due anni, ma di tutta la regione». «D’altronde quando c’è stato il terremoto del 2012 le verifiche edilizie sono state fatte in tutto il territorio. E da lì sono cambiate le politiche di costruzione e manutenzione».

Ad esempio il candidato indica la necessità di «un nuovo rapporto con Aipo, per una gestione unitaria del Po, le singole regioni non devono rimanere sole. Serve uno scatto sulla questione da parte di tutti gli attori».

Comunque garantisce «sensibilità massima per tutto il territorio regionale». Il governo del territorio è un tema molto sentito. «Si sa, il sindaco che asfalta le strade vince le elezioni, quello che ha rifatto le fogne magari no. Poi diluvia e solo in quel momento il secondo diventa un eroe».

PIACENZA DI CENTRODESTRA ANCHE QUESTA VOLTA?

Secondo i pronostici Piacenza, come nelle altre occasioni, potrebbe però premiare il centrodestra. «So bene che in alcune province il centrodestra è avvantaggiato, ma garantisco ai piacentini lo stesso impegno di Bonaccini come presenze sul territorio. Vengo dalla Romagna, dal mare, e questo so che può essere un timore per qualche piacentino. La realtà è diversa, so bene cosa significa non abitare in centro a Bologna. Penso di capire bene questo elemento, per garantire uguali diritti a tutti. E le eccellenze della Regione sono sparpagliate ovunque e non concentrate in poche aree».

AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Per quanto concerne l’autonomia differenziata, De Pascale, se sarà eletto presidente, «non chiederà maggiori competenze legislative, ma chiederà maggiori competenze amministrative». Ad esempio la nomina, per sé, di “commissario” per i territori alluvionati, cosa non riuscita a Stefano Bonaccini. «Non mi va bene che arrivi un generale dell’esercito a gestire l’emergenza. Questo è il Governo più centralista della storia della Repubblica».

Sull’autonomia De Pascale si dichiara «contrario all’aumento della differenziazione legislativa, che fa diventare lo Stato italiano una “arlecchinata” con 20 regioni che presentano leggi diverse. Ne faccio anche una questione di competitività economica: un’azienda che ha una sede a Cremona e a Piacenza si troverà a che fare con norme diverse. Se poi abbiamo 20 sistemi differenti di formazione professionale non riconosciuti tra i territori…».  

«UGOLINI FA PROMESSE IRREALIZZABILI SU PRONTO SOCCORSO E PPI»

A Piacenza le perplessità sui Cau, i centri di assistenza urgenti operativi da un anno, rimangono. «Sono nati – è la riflessione del sindaco ravennate – per dare una risposta alla carenza di medici specializzati in emergenza-urgenza. I Cau servono per concentrare tutte queste figure nei Pronto soccorso, dove l’obiettivo è soprattutto quello di salvare la vita. La mia avversaria, Elena Ugolini, promette di ripristinare tutti i Pronto soccorso e Punti di Primo intervento chiusi negli ultimi anni nelle province. Ma fa una promessa che non può mantenere, o annuncia una cosa pericolosa da attuare, perché in questo modo, visto il numero di medici a disposizione, salterebbe il sistema. In alcuni casi il Ppi è diventato un Cau, perché altrimenti sarebbe stato chiuso. Il primo Cau regionale è nato a Cervia, dove il Ppi era destinato alla soppressione».

Però De Pascale rimarca una distanza con la Giunta Bonaccini. «Da sindaco ho espresso perplessità sull’apertura di altri nuovi Cau, quando si sovrappongono alle attività di medicina generale e ai Ps. Apriremo un tavolo di confronto più complessivo, abbiamo bisogno di farli funzionare in maniera armonica».


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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-11-06 13:49:27 da


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