Riflessioni conclusive e interventi teatrali hanno chiuso la mostra personale di pittura “Alterità e Identità” di Claudio Marciano al Mar, museo archeologico “G. Rossi”, a Ventimiglia. Arte, cultura e teatro hanno, perciò, animato ancora una volta il Forte dell’Annunziata in occasione del finissage dell’artista nato a Ventimiglia il 19 settembre del 1955.
Nella sala conferenze, sabato pomeriggio, sono, infatti, intervenuti il consigliere comunale di maggioranza Simone Bertolucci, Claudia Andreotta, storico dell’arte e curatrice della mostra, Francesca Bogliolo, critico d’arte e curatrice della mostra, e Matteo Lupi, presidente della Spes Auser Onlus di Ventimiglia.
In seguito, è andato in scena “Pillole letterarie di e per l’identità”, letture a cura di Silvia Villa, un intervento teatrale dal sapore gaberiano, mentre nelle sale espositive si sono potuti ascoltare e ammirare le performance di Laura Trimarchi, che ha portato un monologo di Giovanni Veronesi, e di Vincenzo Genduso che, insieme a Laura Trimarchi, ha portato in scena “Tu sei unico e insostituibile” di Francesco Campione.
“Interessanti interventi ed emozionanti momenti di teatro sul tema dell’unicità del singolo e dell’identità di genere in ‘pillole letterarie di e per l’identità’ con la partecipazione della regista Silvia Villa e degli attori Laura Trimarchi e Vincenzo Genduso hanno affascinato ed emozionato il numeroso pubblico presente al finissage che si è concluso con un delizioso rinfresco realizzato dai ragazzi della Spes Auser di Ventimiglia” – afferma Claudio Marciano – “E’ stata un’esperienza bellissima che ha coinvolto anche i ragazzi delle scuole locali in diverse iniziative. La mia mostra ora approderà a Sanremo e a Milano”.
“Ci tenevo ad essere presente alla conclusione della mostra per ringraziare Claudio Marciano che ha fatto un lavoro incredibile” – dice il sindaco Flavio Di Muro, presente alla chiusura dell’evento – “Oltre a fare l’artista è diventato anche un organizzatore importante di eventi insieme a tutti i suoi collaboratori. Complimenti per aver saputo coinvolgere personalità di alto livello. Come Amministrazione, quando ci è stato presentato il progetto, insieme all’assessore Calcopietro abbiamo subito inteso questo evento non come una mostra d’arte fine a sé stessa ma come un insieme di emozioni, di ascolto e di confronto ma, soprattutto, l’abbiamo trovato in linea con la visione che ci siamo dati a inizio mandato e cioè di innalzare un po’ il livello qualitativo della città. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a far vedere Ventimiglia come una città internazionale e anche gli eventi culturali devono andare verso questa direzione. Cercare di coinvolgere personalità francesi e monegasche, cercare di portare un pubblico proveniente anche da città e paesi limitrofi e aver coinvolto varie generazioni, tra l’altro anche diverse scuole, è un lavoro a tutto tondo che ha reso orgogliosi i ventimigliesi che hanno partecipato a questa iniziativa”.
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