Verbania, polemica su festival cinema trans “negato”: opposizione all’attacco

Verbania, polemica su festival cinema trans “negato”: opposizione all’attacco



Verbania, polemica su festival cinema trans “negato”: opposizione all’attacco

Foto dai social di Muttolina – al centro Di Gregorio e Brezza (2021)

Brezza (Pd): “Deriva oscurantista”, l’assessore della destra civica: “Vicenda surreale, patrocinio mai chiesto”. E minaccia azioni legali

Polemica nella città di Verbania per un Festival di Cinema dedicato alle tematiche trans, denunciata dagli organizzatori del Muttolina Festival. La regista e artista Silvia Di Gregorio ha scritto sui social di aver proposto all’amministrazione comunale una “collaborazione in occasione della Giornata della Memoria Transgender (TDOR) per proporre una rassegna cinematografica sulle tematiche trans in collaborazione con Arcigay Nuovi Colori“, aggiungendo che però il Comune avrebbe negato l’appoggio e il patrocino. “L’evento è stato rifiutato, nonostante gli ospiti fossero pagati dall’associazione e le proiezioni fossero di rilevanza nazionale”, spiega. Il festival lgbt si è dunque spostato a Omegna, dove ha trovato appoggio nell’amministrazione.

Ci sembra una deriva oscurantista e incomprensibile – tuona il capogruppo Pd in Comune, Riccardo Brezza – Chiedo all’amministrazione comunale di Verbania di cosa ha paura? Di un festival culturale? Della libertà delle persone? Di un semplice patrocinio gratuito dato ad una realtà associativa del territorio? Verbania può ancora essere una città sicura e inclusiva per tutte e tutti? Riteniamo che l’amministrazione debba rispondere ufficialmente a queste domande, che non lasceremo cadere nel vuoto”. Immediata la replica dell’assessore Paretti che si dice “provato dalle accuse ingiuste e violentissime di transfobia” e parla di vicenda “surreale”: spiega che è “nelle facoltà di un assessorato concedere o meno il patrocinio” ma sostiene che in questo caso “non è mai stato chiesto”. E attacca Brezza: “Nella minoranza pensa di incassare cinque minuti di gloria riproponendo inesattezze, mi permetto di suggerire di occuparsi della città e dei cittadini, o è destinato a restarci, in minoranza”. 

La controreplica di Brezza (Pd)

L’ex assessore alla Cultura di Verbania Riccardo Brezza, capogruppo Pd in Comune, risponde all’attuale assessore che ha minacciato azioni legali. “La conferma che le nostre domande abbiano colto nel segno arriva dalla risposta dell’Assessore Paretti. L’Assessore si attacca a questioni burocratiche e dimostra nervosismo, straparla di immagine lesa e minaccia azioni legali. L’armamentario tipo della destra di governo” dice Brezza. “Se vuole evitare di ledere l’immagine dell’ente che pro tempore rappresenta, più che minacciare denunce non deve fare altro che portare la proposta di patrocinio in giunta e farsela votare. Altrimenti spieghi perchè non vogliono patrocinare e collaborare con l’evento promosso da Arcigay Nuovi Colori. Le nostre domande Paretti rimangono le medesime. Quando avrà finito di arrampicarsi sugli specchi, disciplina in cui è molto abile così come è abile nel rifiutare praticamente qualunque richiesta gli venga fatta, se vorrà potrà rispondere. Se invece intenderà denunciarmi per aver fatto delle domande faccia pure. L’arroganza del potere non ci ha mai spaventati, non lo farà certo ora“, dice ancora Brezza. 

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www.lapresse.it è stato pubblicato il 2024-10-26 18:32:17 da LaPresse


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