“Nei prossimi anni si andrà verso una trasformazione delle attività industriali in nuove funzioni, più integrate con il tessuto urbano e culturale della città”. Lo evidenzia Mariangela Calcagno, assessore alla Cultura del Comune di Varazze. “Nel passato – spiega – Varazze ha conosciuto una vivace realtà industriale: cantieristica navale, il Cotonificio Ligure, la corderia, e molte altre fabbriche. Alcune di queste, come una parte dei cantieri e lo stesso cotonificio, sono state riconvertite in abitazioni o in grandi spazi commerciali. Oggi, Varazze è soprattutto una città turistica”.
Durante la conversazione con Monica Brondi in occasione della mostra “Capolavori d’Impresa, nel Complesso del Priamar, l’assessore Calcagno sottolinea: “Della cantieristica navale è rimasta una parte attiva: tre capannoni che ospitano lavori di rimessaggio e manutenzione di imbarcazioni, in particolare panfili e yacht. Questo anche grazie alla presenza del nostro porto turistico, che è uno dei più importanti della zona. Quell’area, col tempo, diventerà un polo culturale. Non subito, ma è questo l’obiettivo: ospiterà un grande edificio dove troveranno spazio il Museo del Mare e altre attività legate alla nostra identità. Sarà un luogo della memoria viva, condivisibile da tutti”.
“La tradizione navale, infatti, non è scomparsa – aggiunge – Anche oggi, seppure in misura minore rispetto alla fine dell’Ottocento o all’inizio del Novecento, si costruiscono ancora i famosi gozzi liguri. Esistono ancora artigiani e maestri d’ascia che mantengono viva questa arte. Per quanto riguarda invece l’area nord dei cantieri, dove in passato si trovavano altre industrie, anche lì ci sarà una trasformazione: sorgeranno nuove costruzioni, ma con spazi verdi e luoghi d’incontro per la comunità. Il cambiamento più significativo, oggi, riguarda proprio i cantieri navali. Questa trasformazione porterà una ventata di cultura nuova, che si potrà vivere, non solo leggere nei libri di storia, che pure non mancano e raccontano il ricco passato della nostra città”.
Conclude l’assessore Calcagno: “Il turismo, i viaggi e la visita a questi luoghi del passato ci permetteranno di ricostruire e trasmettere la nostra identità. Varazze ha una storia profonda, basta guardare il mare alle nostre spalle per comprendere da dove veniamo e intuire dove stiamo andando. Non è solo il futuro di Varazze, ma anche quello di Savona, che deve riscoprire e far conoscere questo mondo”.
“Capolavori d’Impresa” ha rappresentato un’esperienza espositiva fuori dagli schemi, ideata da “Punto a Capo” con il coordinamento di Monica Brondi, per mettere in luce l’eccellenza del tessuto imprenditoriale attraverso una forma d’arte innovativa e coinvolgente: la Drone&Art, un linguaggio visivo d’avanguardia che unisce riprese aeree, elaborazione digitale e storytelling estetico.
L’esposizione ha dato voce a 26 realtà di prestigio nazionale e internazionale, reinterpretate attraverso un’estetica ispirata al futurismo, capace di restituire la dimensione visionaria e dinamica del mondo produttivo.
Le opere, frutto di una sofisticata tecnica video-grafica, hanno emozionato i visitatori offrendo una prospettiva nuova e suggestiva sull’ingegno industriale, trasformando luoghi, processi e know-how aziendale in espressioni artistiche di grande impatto.
L’articolo “Verso il Museo del Mare e il polo culturale per Varazze” – Savonanews.it
www.savonanews.it è stato pubblicato il 2025-04-24 10:00:00 da Redazione
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