«Via anche Polci, Brilli e Manciola. E porte chiuse ad affaristi e …

«Via anche Polci, Brilli e Manciola. E porte chiuse ad affaristi e …



«Via anche Polci, Brilli e Manciola. E porte chiuse ad affaristi e …

ANCONA – Malcontento e contestazioni caratterizzano ancora la primavera dell’Ancona. Agli striscioni comparsi lungo la città, la Curva Nord fa seguire un comunicato in cui esterna una netta presa di posizione nei confronti delle ultime vicende legate alla governance della società. Che ora è in mano a Massimiliano Polci nel ruolo di presidente, figura che la parte più calda e appassionata del popolo biancorosso invita velocemente a farsi da parte. Il tifo biancorosso auspica un reset totale dell’attuale consiglio di amministrazione, come peraltro già richiesto da tempo, invitando al contempo l’amministrazione comunale a farsi avanti per aprire la strada ad una progettualità ambiziosa e solida.

“Innanzitutto – si legge nella nota di Curva Nord Ancona – il nostro obiettivo era ed è l’allontanamento di tutti i 9 membri che componevano l’indegno cda dell’Ssc Ancona nella stagione passata. Detto questo ribadiamo con forza, visto che il sig. Polci non sembra capirlo, che ciò che noi vogliamo ottenere nell’immediato in qualsiasi modo, sono le sue dimissioni e quelle di Brilli e Manciola, figure che, insieme ai sei dimissionari, hanno dimostrato di non essere degni di questa città. E anzi stanno continuando a dimostrarlo arrogandosi il diritto di decidere le sorti di 120 anni di storia biancorossa, forse non sapendo che Ancona, con affaristi e banditi ha già dato e non troveranno porte aperte in nessun modo. A tal proposito, infatti, è doveroso ricordare al Sig. Polci e alle figure con le quali si sta interfacciando o si interfaccerà, quanto sia difficile fare calcio con tifoseria che contrasterà in qualsiasi modo la sua figura, una tifoseria disposta a non entrare in casa, a boicottare la campagna abbonamenti, una tifoseria che è custode dei marchi e che può decidere o meno la loro concessione.

Curva Nord vuole che la società Ssc Ancona ritorni in mano a chi le ha dato vita un anno fa e a chi le ha dato questo cda imbarazzante, a chi ha le competenze e il dovere morale di cercare e trovare la migliore situazione per la squadra della città. A chi, si spera, viva il calcio ad Ancona come lo vive il cittadino Anconetano, volendo il meglio per l’Ssc Ancona. Questo è quello che ci aspettiamo e pretendiamo da Palazzo del Popolo e dal sindaco Silvetti – si conclude il comunicato stampa – questo è quello che riteniamo debba essere il ruolo dell’amministrazione comunale…non solo a parole ma a fatti”.

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-05-28 17:42:33 da


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