Vieste, l’emergenza roghi è finita: restano 40 ettari di bosco bruciati



VIESTE – Quaranta ettari di bosco, una trentina di macchia mediterranea. I resti del rogo sono visibili dal mare ma la bellezza di baia di Campi e di Baia San Felice resiste alla mano criminale che l’altro giorno ha dato fuoco ad uno dei posti più incantevoli del Gargano, tra Vieste e Pugnochiuso.

Emergenza rientrata definitivamente ormai da 24 ore, anche se l’altro giorno a scopo precauzionale circa seicento turisti ospitati in campi e hotel della zona sono stati ospitati in altre strutture alberghiere di Vieste e nella palestra comunale della capitale del turismo pugliese con oltre due milioni di presenze all’anno.

Ieri i Canadair della protezione civile di base all’aeroporto Gino Lisa di Foggia – anche in questi casi si vede l’utilità di avere un aeroporto «territoriale» – hanno effettuato gli ultimi lanci di acqua proprio per favorire l’inizio della bonifica dei luoghi. Un intervento richiesto dal comandante dei Vigili del fuoco di Foggia, che ha coordinato tutti i lavori di soccorso insieme alla Protezione civile e alle squadre di volontari.

Secondo quanto riferito dal comandante dei vigili del fuoco di Foggia, Domenico De Pinto, la situazione è ormai sotto controllo tanto che solo una squadra dei vigili del fuoco coordinata dal comando provinciale di Foggia è intervenuta sul posto per continuare la bonifica dell’area ed intervenire su alcuni piccoli focolai ancora presenti ma che non destano preoccupazione.

I turisti evacuati hanno fatto tutti rientro nelle strutture alberghiere e nei camping dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco e dopo essere stati per alcune ore ospitati in altre strutture ricettive vicine e in una palestra messa a disposizione dell’amministrazione comunale di Vieste con il sindaco Nobiletti impegnato a coordinare gli interventi di competenza municipale. Regolarmente aperta la strada provinciale che litoranea nel tratto interessato tra Vieste e Pugnochiuso.

Mentre prosegue l’inchiesta della Procura della Repubblica di Foggia con le indagini affidate al comando dei Carabinieri forestali del parco nazionale del Gargano, è fuori discussione la matrice dolosa dell’incendio anche perché i carabinieri forestali hanno già rinvenuto i dispositivi di accensione posti in vari punti delle baie e che in poco tempo hanno provocato il rogo dato che il fuoco ha trovato nel vento l’alleato più favorevole per incenerire il paesaggio del promontorio.

Nel frattempo interviene anche l’Ente parco nazionale del Gargano che con il presidente Pasquale Pazienza ha ringraziato le varie componenti (Vigili del Fuoco, Protezione Civile, ARIF e volontari), che insieme ai Carabinieri Forestali del Reparto Parco Gargano hanno operato e stanno ancora operando in questo molto critico scenario. Plaudendo allo spirito di abnegazione da tutti questi manifestato, ha incoraggiato i militari guidati dal Ten. Col. Giuliano Palomba (Comandante del Reparto Carabinieri Parco Gargano), già impegnati in un’attenta attività investigativa «ad andare fino in fondo affinché i responsabili di questo vero e proprio delitto possano essere individuati ed assicurati alla Giustizia».

«Anche l’incendio propagatosi nel territorio del Comune di Vieste, quasi certamente di natura dolosa, pone ancora una volta in risalto la necessità di accorciare i tempi di intervento della funzione di Direzione delle Operazioni di Spegnimento sull’incendio. Al netto delle facili speculazioni che possono esser fatte a danno avvenuto, l’Ente parco vuole richiamare l’attenzione degli enti territoriali e sovra-territoriali sulla necessità di creare infrastrutture di sistema utili ad affermare una costante attività di sorveglianza territoriale che possa allertare immediatamente al verificarsi delle prime avvisaglie di criticità chi deputato ad intervenire. In questo senso, così com’è stato riportato ed evidenziato in più sedi istituzionali dall’Ente parco, le moderne tecnologie aeree possono certamente svolgere un importante ruolo, ma c’è anche da dire che queste presuppongono ingenti investimenti», ha aggiunto Pazienza.




Leggi tutto l’articolo Vieste, l’emergenza roghi è finita: restano 40 ettari di bosco bruciati
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-07-26 11:26:23 da


0 Comments