Violati i servizi sociali, Alemanno in carcere a Roma – Notizie

Violati i servizi sociali, Alemanno in carcere a Roma – Notizie


In cella nella notte di Capodanno per aver violato le regole sulla misura dei servizi sociali a cui era sottoposto.

 

Nella parabola dell’ex ministro ed ex sindaco di Roma Gianni Alemanno si aggiunge una nuova vicenda giudiziaria. Alemanno è da alcuni ore recluso nel carcere di Rebibbia dopo la revoca dei lavori socialmente utili che gli erano stati concessi: una disposizione che era stata accordata a seguito della condanna a un anno e dieci mesi per l’accusa di traffico di influenze illecite in uno dei filoni della maxi inchiesta Mondo di Mezzo, la stessa che coinvolse politici e anche l’ex Nar Massimo Carminati. Ad emettere in queste ore il provvedimento d’urgenza, nei confronti dell’attuale segretario nazionale del movimento politico ‘Indipendenza!’, è il tribunale di Sorveglianza, secondo cui il condannato non avrebbe rispettato le prescrizioni previste nell’affidamento ai servizi sociali. Alemanno svolgeva questa attività dal novembre 2023 nella struttura ‘Solidarietà e Speranza’ gestita da suor Paola D’Auria, che si occupa di famiglie in difficoltà e soggetti vittime di violenze.

 

I giudici contestano in particolare alcuni episodi di violazione a cui l’ex ministro avrebbe fornito giustificazioni poi risultate false così come la documentazione relativa ad alcune presunte consulenze immobiliari che sosteneva di effettuare in tutta Italia. Tra i divieti previsti della misura c’è quello di non lasciare la propria abitazione prima delle sette del mattino e rincasare entro le ventuno o il divieto di frequentare soggetti pregiudicati così come avviene per tutti gli ‘affidati’. Dagli atti emerge che Almenno nel corso del 2024 si sarebbe visto in più occasioni con l’ex avvocato Paolo Colosimo, condannato in via definitiva nel 2018 a 4 anni e sei mesi nell’ambito del procedimento nato dall’inchiesta sul caso Fastweb. La decisione del tribunale di Sorveglianza sarebbe arrivata dopo una segnalazione degli inquirenti che stanno indagando su Alemanno in un nuovo procedimento che potrebbe avere ad oggetto reati fiscali. Ora i legali della difesa chiedono il ripristino della misura alternativa e presto dovrà essere fissata una udienza davanti al tribunale di Sorveglianza, che si svolgerà nelle prossime settimane. L’ex ministro delle politiche agricole è stato intanto trasferito nel carcere romano nella tarda serata del 31 dicembre e lui stesso si è presentato alla stazione dei carabinieri di Monte Mario, che lo hanno poi accompagnato nella casa circondariale di Rebibbia.

 

Per lui adesso il rischio è di vedersi revocato il ‘presofferto’ e debba, quindi, scontare per intero la pena passata in giudicato. Ad esprimersi sulla vicenda è Alfredo Antoniozzi, deputato di FdI, suo vecchio compagno di partito, che lo ha accompagnato durante l’avventura in Campidoglio tra il 2008 e il 2013 ed è l’attuale vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Ho fatto l’assessore con Gianni Alemanno e per me rimane una persona perbene. Provo dolore per quanto gli è accaduto e spero che possa presto chiudere questa vicenda. Gli sono umanamente vicino anche se non ho elementi per giudicare. Ma ritengo importante manifestare agli amici la propria solidarietà nei momenti difficili. Ed è una vicinanza del tutto personale che non ha alcun significato politico”, ha detto Antoniozzi.

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www.ansa.it è stato pubblicato il 2025-01-01 20:34:12 da


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