Violenza sulle donne, ammonimenti raddoppiati nel 2024: “Necessaria educazione sessuale”

Violenza sulle donne, ammonimenti raddoppiati nel 2024: “Necessaria educazione sessuale”


Consiglio comunale straordinario in Sala Dante nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne con gli studenti delle scuole spezzine in aula. Nell’ultimo anno gli ammonimenti, strumento speciale di prevenzione che precede l’eventuale denuncia nei reati di genere, sono stati oltre sessanta, il doppio rispetto al 2023, secondo il monitoraggio della questura.

“Ogni giorno dobbiamo lavorare per estirpare la mentalità di chi vuole limitare la libertà delle donne”, dice il presidente del consiglio comunale Salvatore Piscopo rivolgendosi agli studenti in sala, citando poi la mozione in discussione che individua la violenza di genere “fortemente legata a una cultura patriarcale ancora diffusa” e sottolineando la necessità dell’educazione sessuale nelle scuole. “Grazie al centro antiviolenza Irene, ai volontari e alle volontarie, alle forze dell’ordine”, dice il sindaco Pierluigi Peracchini che poi cita Papa Francesco.

 

Sono 96 i femminicidi registrati in Italia solo da gennaio a novembre 2024. Ogni anno si registra un picco di chiamate al numero antiviolenza 1522 proprio nei giorni attorno al 25 novembre, in cui le campagne di sensibilizzazione sul tema si fanno più capillari. “Il tema della violenza è declinato in violenza fisica, psicologica, economica e sessuale – spiega il dirigente Giampaolo Orditura della Polizia di Stato -. La legge 69/19 ha istituito il Codice Rosso che si attiva per maltrattamenti, revenge porn, atti sessuali con minorenni, di gruppo e atti persecutori. I reati spia non vanno sottovalutati ma anzi immediatamente denunciati per interrompere il ciclo della violenza: stalking, percosse, lesioni, minacce, violazione di domicilio e danneggiamenti”. La Polizia censisce nel progetto Scudo anche i litigi, per poter mettere in campo strumenti graduali.

“Le donne in ogni epoca hanno contribuito a costruire il mondo in cui viviamo. Quante c’è partita di diritti, non c’è limite a ciò che passiamo fare. La violenza non ha l’ultima parola“, dice una studentessa della 4^C del liceo classico Costa. Il video che hanno creato riflette anche sul sessismo della lingua, per cui la versione femminile di certi termini che al maschile hanno un’accezione neutra o positiva, al femminile – cortigiana, massaggiatrice, donna di strada, donna disponibile, donna allegra, gatta morta – significano sempre una sola cosa: mignotta, declama una liceale. E d’altra parte termini come assessora, avvocata, questora, prefetta suonano invece cacofonici per una parte della gente.

Per la giornata di oggi entrata gratuita al Museo Tecnico Navale per tutte le donne.

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www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-11-25 12:26:04 da


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