“Vogliamo una Liguria che sia di tutti” (Foto e video) – Sanremonews.it

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“Vogliamo una Liguria che sia di tutti” (Foto e video) – Sanremonews.it

Vogliamo una Liguria che sia di tutti. Il Ponente, in particolare, è la realtà della Liguria che può fare la differenza sulla qualità del turismo e del suo rapporto con l’agricoltura. Se vogliamo destagionalizzare non possiamo pensare che i luoghi per promuovere eventi culturali, dello spettacolo o sportivi si possano realizzare nelle Cinque Terre o nel Tigullio perché non ci sono gli spazi. Qui, invece, si può pensare a un prolungamento della Costa Azzurra che significa avere un turismo che raddoppi il numero di pernottamenti per persona, che significherebbe avere una stagione più lunga, di conseguenza, contratti meno precari e avere le condizioni di un turismo che non sia ‘mordi e fuggi’. Si può fare valorizzando le differenze che caratterizzano la nostra regione. Dobbiamo riarticolare la capacità di promozione – dichiara il candidato alla presidenza della Regione Liguria Andrea Orlando a Ventimiglia.

 

In tanti hanno preso parte all’incontro pubblico svoltosi in serata in via Hanbury, per ascoltare e confrontarsi con il candidato governatore ligure. “Dobbiamo programmare e pianificare e per farlo occorre una partecipazione democratica che è la fatica di andare ad ascoltare i cittadini e costruire insieme il loro destino” – dice Orlando – “Noi questa fatica la dobbiamo fare e sarà la cosa che caratterizzerà maggiormente il nostro governo. Vogliamo ricucire ciò che si è strappato nella società ligure e che è il presupposto di avere una democrazia compiuta. Non si sceglie solo tra destra e sinistra, si sceglie tra oligarchia e democrazia. La democrazia è il governo del popolo, l’oligarchia è il governo dei pochi e dei ricchi. Vogliamo che la nostra regione decida del proprio futuro sul suo territorio rispondendo al suo popolo. Questo sarà l’impegno che mi assumo”.

Un momento importante per Orlando che ha incontrato la coalizione e i suoi sostenitori cogliendo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito e sostenuto la sua campagna elettorale fino a questo momento. “Siamo stati nelle piazze di tutta la Liguria e abbiamo condotto una campagna con grande forza, coralità ed entusiasmo. Con la crescita della nostra forza abbiamo sentito il nervosismo dei nostri avversari e abbiamo visto una cattiveria, un’arroganza, un’aggressione che penso sia qualcosa di più della paura di perdere” – afferma Orlando “La Regione Liguria che noi guideremo sarà il luogo nel quale le persone verranno trattate in modo eguale, a prescindere dal voto o per chi si schierano, perché noi non faremo come loro, non diremo mai ‘i nostri e i loro’, noi considereremo i sindaci e chi rappresenta le istituzioni nello stesso modo. Siamo persone che ascoltano, che si confrontano, che non aggrediscono e, soprattutto, siamo persone per bene. Questo orgoglio e riscatto dobbiamo sollecitarlo nelle ultime ore, fino all’ultimo momento. E’ una battaglia di democrazia quella che stiamo facendo nella quale ho messo tutte le mie forze e avverto intorno a me qualcosa che sta crescendo. Noi vogliamo togliere una macchia sulla bandiera della Liguria. Vogliamo difendere l’onore della nostra regione che è stato infangato”.

Ha lanciato, inoltre, la volata finale verso il voto, con un appello alla mobilitazione di tutti i cittadini liguri per un futuro migliore e un cambio di rotta per la Liguria. Il voto è importante in assoluto e non esercitarlo ipoteca la possibilità di avere una democrazia compiuta e piena. Anche in coloro che non credono nella politica o hanno perso la speranza nella politica vi è una fiammella che noi dobbiamo sapere trovare. Non esercitare il diritto una volta rischia di compromettere la possibilità di esercitarlo per sempre” – sottolinea Orlando – “Dobbiamo ringraziare chi applica la legge. In questa regione, grazie al lavoro della magistratura, che voglio ringraziare, possiamo avere una fotografia più chiara di quello che accadeva ed è accaduto. Se vogliamo una Regione che continui ad essere governata da pochi, ricchi e potenti, tutti uomini, allora bisogna votare per Bucci, se, invece, vogliamo una Liguria che sia di tutti, delle persone più deboli, di quelle che non hanno voce, di quelle che non hanno la forza di farsi sentire, di quelle che hanno più bisogno delle istituzioni democratiche, allora devono votare per noi. E’ un dilemma secco che non lascia terze strade”.





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