Un viaggio musicale che fonde il jazz con l’anima di Napoli, tutto nel segno di “Naples Jazz”, è ciò che il Walter Ricci desidera regalare al pubblico presente questo fine settimana al Real Teatro Santa Cecilia per la Rassegna Brass in Jazz 24-25. Dopo il successo travolgente di Napoli, Walter Ricci e la sua band daranno le emozioni del suo nuovo disco, una reinterpretazione innovativa degli standard jazz americani, arricchita dalle sonorità partenopee che conquistano il cuore.
Con il talento di Walter Ricci (piano e voce), Antonio Napolitano (contrabbasso), Paolo Vicari (batteria), Giacomo Tantillo (tromba) e Andrea Santaniello (sax), appuntamento il 22 dicembre alle ore 18.30 con il concerto “Naples Jazz on tour”. Dopo il successo ottenuto sui social con il brano “Uè”, che ha riscosso grandi consensi grazie al suo video reel divenuto virale su IG e TikTok con oltre quattro milioni di visualizzazioni, il secondo singolo del cantante e pianista Walter Ricci è “Tarantella Jazz”, brano che ha anticipato l’uscita del nuovo album “Naples Jazz” (disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 24 maggio): le più belle melodie del jazz, a partire dagli anni ’40, vengono arricchite dalla teatralità e musicalità che il linguaggio partenopeo riesce ad apportare. “Naples Jazz” – mosso dalla passione e conoscenza per la musica jazz, soprattutto americana – è un lavoro di reinterpretazione e variazione degli standard jazz americani mescolandoli ai propri linguaggi in segno di condivisione e di unione, oltre che di riflessione sull’appartenenza culturale degli esseri umani, a prescindere dal luogo in cui vivono, alla propria cultura, portando ad amare ciò che più ci appartiene. “Naples Jazz” è un album che unisce due culture: quella napoletana, espressa dalla caratteristica forma musicale della tarantella, e quella di New Orleans, rappresentata dal jazz. Tutto l’album si fonde su un ritmo e una melodia quasi agli antipodi musicali di Walter Ricci – pianista e cantante jazz a livello internazionale – proprio perché vuole essere un omaggio a quei deja vu e ricordi che riecheggiano in quell’incontro caloroso raccontato nel brano “Tarantella Jazz”, che diviene spunto di riflessione sull’appartenenza culturale degli esseri umani a prescindere dal luogo in cui si vive, e che ci portano ad amare ciò che più ci appartiene, come la cultura di origine. “Echi di una cultura – dichiara Walter Ricci – di una lingua, di suoni, di ritmi, di ricordi che profumano di sapori eterni, di quelle radici che mai si dimenticano, ho voluto fondere la musica che ho sempre suonato con le mie radici, cioè con il modo in cui parlavo da piccolo per strada.Abbiamo cominciato a riadattare i pezzi americani per puro gioco, poi è nata la voglia di sperimentare. Questo esperimento mi ha fatto riscoprire melodie che oramai dopo anni davo per “scontate”. Dopo aver sperimentato con “LOVE” che è diventata “Ué”, è nata subito “Té ppe tte” un vero e proprio racconto a Napoli, annanze ‘o mare fore a ‘nu chalet di Mergellina. Ci siamo entusiasmati a tal punto che con Alessio Bonomo, autore dei testi abbiamo riadattato “The Shadow of your smile” trasformandola in “Se arapene ‘e feneste”. La rielaborazione di “Unforgettable” che è diventata “Tengo o friddo ncuollo” per me uno dei riadattamenti più riusciti di questo disco. Queste melodie che canto da vent’anni, con il napoletano hanno assunto un altro aspetto e io sento che il nostro dialetto è così forte che è quasi come se le avesse “risucchiate” ed è come riascoltarle per la prima volta dopo tanti anni” .
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