FRONTONE – Due anni e mezzo fa, visitando questi territori post alluvione, sembrava qualcosa di impossibile poter garantire un ritorno anche dei soli servizi essenziali. Oggi, vediamo una viabilità principale completamente ripristinata, nuovi ponti e tanti interventi realizzati per poter mettere in sicurezza il territorio». Con queste parole, l’Assessore per la Protezione Civile, Stefano Aguzzi ha partecipato oggi, alla presenza del sindaco Daniele Tagnani e di diversi tecnici del Consorzio, alla consegna del nuovo ponte sul Comune di Frontone, commissionato al Consorzio di Bonifica delle Marche dal Vice Commissario per l’alluvione del 2022, ing. Stefano Babini.
«È innegabile – continua Aguzzi – che sia stato fatto un lavoro eccellente, di concerto con le amministrazioni locali, la protezione civile, la struttura commissariale del Presidente Acquaroli – che operando attraverso il vice commissario ing. Babini è riuscita in imprese straordinarie! – il Consorzio di Bonifica e le diverse ditte man mano coinvolte. A tutti loro va il mio grande grazie, così come al Governo che, di fronte ai torrenti straripati, alla montagna di fango che invadeva le strade e le case, alla paura dei cittadini marchigiani, ha impegnato 400 milioni di euro per garantire un pieno ritorno alla normalità. Lo ammetto, oggi ho davvero visto qualcosa che a settembre 2022 era “inimmaginabile”».
La struttura, sul fosso Cinisco e a ridosso della S.P. 106, è realizzata in travi in cemento armato precompresso e collega la frazione di Foce agli impianti di risalita del monte Catria; è il secondo manufatto realizzato su Frontone dopo la scogliera già consegnata qualche mese fa, e anticipa solo di qualche settimana altri due ponti, entrambi sul territorio frontonese, entrambi in fase di ultimazione. Il ponte di Frontone, è la quinta delle dieci opere affidate al Consorzio di Bonifica delle Marche, terminata e restituita alla cittadinanza. Lo hanno preceduto il ponte fra Serra de’ Conti e Montecarotto, quello del Vallone a monte di Senigallia, quello di Serra Sant’Abbondio e la scogliera di Frontone. Mancano all’appello ancora i due restanti di Frontone – uno in fase di collaudo, l’altro in attesa di maturazione delle spalle per il varo delle travi -, altri due manufatti su Serra Sant’Abbondio, con uno stato di lavori abbastanza avanzato e un ultimo a Serra de’ Conti in fase di autorizzazione e gara. «Negli ultimi 18 mesi, i nostri tecnici, insieme ai progettisti di Bonifica Marche Engineering (società in house che si occupa dalla progettazione all’esecuzione delle opere pubbliche commissionate al Consorzio dagli enti locali), hanno lavorato fianco a fianco con la struttura commissariale, ben consapevoli delle ferite che l’evento alluvionale ha inferto al territorio. Tutti i ponti, così come gli interventi in somma urgenza gestiti dagli agronomi dell’altra nostra società Bonifica Marche Service che si occupa della manutenzione del reticolo idrografico minore, sono stati pensati e realizzati, non solo per garantire un rapido ritorno alla normalità, ma anche e soprattutto per prevenire il ripetersi di situazioni simili. I ponti, senza pile in alveo e a campata unica, non avendo elementi che in caso di piena possono fungere da ostacolo alle correnti, rendono agevole il deflusso delle acque» dichiara al riguardo Michele Maiani, Presidente del Consorzio di Bonifica.
Insieme alla progettazione e alla realizzazione di ponti, e sempre in accordo con la struttura del sub-commissario per l’alluvione, il Consorzio ha realizzato e sta realizzando numerosi interventi in somma urgenza sul reticolo idrografico, con l’obiettivo primo, anche in questo caso, di ripristinare i danni provocati dalla violenza degli eventi atmosferici e di mettere in sicurezza il territorio. Francesca Gironi, Presidente dell’Assemblea del Consorzio, nel comunicare la sintesi degli interventi effettuati dall’ente, sottolinea quanto gli episodi alluvionali degli ultimi anni abbiano chiaramente palesato la necessità di passare da un’attività di bonifica organizzata su segnalazione puntuale a una fondata sulla programmazione per aree, atta quindi a prevenire gli effetti degli eventi climatici estremi. «Dobbiamo necessariamente passare da una cultura che privilegia la risposta all’emergenza a una che punta a prevenire: molte delle fragilità emerse con gli eventi alluvionali, possono essere risolte attraverso una programmazione della manutenzione del reticolo idrografico e la realizzazione di opere di difesa. È il cambio di passo che serve per rispondere in maniera efficace ai nuovi scenari provocati dalle mutazioni climatiche in atto e dev’essere condiviso fra Regione, istituzioni territoriali e cittadini stessi. Il beneficio che ne potrà derivare, ha infatti, una ricaduta sistemica e collettiva – spiega la Gironi – il Consorzio, in merito all’alluvione 2022, ha concluso 40 interventi in somma urgenza nei Comuni di Pergola, Serra dei Conti, Arcevia, Frontone, Serra Sant’Abbondio, S. Lorenzo in Campo, Senigallia, Sassoferrato, Montecarotto Poggio San Marcello, Castelplanio, Barbara, Cantiano, Castelleone di Suasa Genga, Cingoli, Cerreto d’Esi, Cagli, Acqualagna e Frontone. Si tratta di operazioni di riprofilatura e risagomatura della sezione ordinaria di deflusso, rimozione delle ostruzioni e delle alberature cadute e compromesse, finanziate per oltre 6 milioni di euro dalla struttura commissariale, su un totale di 90 km nella provincia di Ancona, 55 km nella provincia di Pesaro-Urbino e 5,50 km in quella di Macerata.
Nel solo Comune di Cantiano, visti gli ingenti danni provocati dall’evento alluvionale del 15 settembre 2022, da novembre 2023 ad oggi, sono stati eseguiti 6 interventi in somma urgenza per un totale di 20,2 km, finanziati dalla struttura commissariale con oltre 1 milione di euro. A tirare le somme, fra ponti e somme urgenze, è il vice commissario per l’alluvione 2022 ing. Stefano Babini che, dalla posizione in primissima linea, sottolinea l’importanza del lavoro fatto in sinergia fra i diversi soggetti attuatori e auspica di aver contribuito non solo ad un rientro alla normalità ma ad una maggiore sicurezza idrogeologica della regione: «Allocare i 400 milioni destinati dal Governo Meloni all’alluvione 2022 ha richiesto uno sforzo enorme e condiviso da parte di tutti i soggetti attuatori coinvolti nella realizzazione di migliaia di interventi, dalla pulizia dei corsi d’acqua, al rifacimento dei ponti, alle opere di mitigazione del rischio. Abbiamo scelto la collaborazione e il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali coinvolti – Comuni, Ato, provincie e Consorzio di Bonifica Marche – e oggi possiamo dire serenamente che il “lavoro di squadra” sta dando i sui frutti. Tutte le risorse sono state allocate, gran parte stanno per essere trasformate in progetti finanziati e approvati, in cantieri aperti e/o in via di conclusione. Il lavoro da fare è ancora lungo. Ma siamo sulla buona strada. Con il Consorzio di Bonifica abbiamo da subito avviato una collaborazione che ha portato a centinaia di interventi di pulizia dei corsi d’acqua minori e alla realizzazione di 10 ponti in diversi comuni soprattutto nell’entroterra».
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