Serre e vigneti devastati da daini e cinghiali. Gli agricoltori: “Regione ci deve ascoltare e affrontare il problema”

Serre e vigneti devastati da daini e cinghiali. Gli agricoltori: “Regione ci deve ascoltare e affrontare il problema”


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Albenga. Come spesso accade, anche questa mattina daini e caprioli si sono introdotti nelle serre e nei campi seminati. Animali che fuggono dai lupi, che ormai stazionano stabilmente nell’entroterra, in zone come Gavenola, dove ormai sono molto presenti. In fuga scendono a valle, invadendo i terreni degli agricoltori. 

“Tutte le mattine controlliamo i nostri terreni – spiega Caterina Vio dell’azienda BioVio – e nonostante i terreni, le vigne e i campi seminati siano recintati entrano o abbattono le recinzioni che diventano inutili in alcuni casi, visto che il daino salta oltre due metri”. 

“I cinghiali invece hanno fame e molta sete e abbattono i pastori elettrici e le recinzioni, sentono la terra fresca e umida ed entrano nei nostri campi; quindi non riusciamo a tenerli sotto controllo, anzi non possiamo fare niente”, aggiunge

“La selvaggina come daini o caprioli scappa dai lupi, scendono a valle, anche perché c’è sempre più siccità ed è purtroppo un problema ormai generalizzato.Noi produttori ci sentiamo ogni giorno, conosciamo le ragioni, a questi animali mancano anche cibo e acqua nell’entroterra e per sopravvivere si avvicinano sempre più alle zone abitate, alle campagne, alle vigne: un fenomeno in peggioramento”, prosegue ancora. 

“Dobbiamo essere tutelati, ma le segnalazioni fatte alla regione non vengono recepite tempestivamente, quindi siamo soli alle prese con questo problema. Va trovata una soluzione, noi perdiamo soldi, tempo e il problema resta irrisolto”, conclude Caterina Vio.



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