TERMOLI. Sono passati tre anni e io ancora non riesco a crederci. Sono passati tre anni che non sento più la tua grassa risata e le tue famose frasi: “Facimece na’ tazza Miché. Pure pa’ggent!!!” oppure “Damece nu’ bbece per questo amore che ci cinge”.
Caro fratello Carminuccio D’Angelo -‘u Pillitre de Razza-, te ne sei andato così, in una fredda mattina di febbraio 2021, portato via, nel giro di pochi giorni, dal Covid.
Spesso mi fermo a rivedere qualche tuo video, come quello del tampone. Per il troppo ridere, nessuno nello studio medico riusciva a farlo. Avevi messo tutti di buon umore.
E chi se lo sarebbe mai aspettato che tutte quelle risate di gioia, nel giro di poco, si sarebbero trasformate in lacrime e dolore. La notizia che mai avremmo voluto ricevere, che ci gettò nello sconforto, insieme alla tua bella famiglia, a tua moglie Isabella, i tuoi figli Fabio e Veronica, tuo fratello Franco e la sua famiglia.
Tutti uniti perché tutti ti volevamo bene. Per quanto mi riguarda, tu eri un vero fratello.
Siamo cresciuti da bambini uno di fronte all’altro, in via Pustierla nel nostro borgo vecchio, abbiamo giocato assieme.
Ci siamo divertiti spensierati per le vie del borgo, poi le vicissitudini della vita ci hanno allontanati. Io con la famiglia emigrai a Milano mentre tu sei rimasto qui, piano piano hai studiato e sei diventato un imprenditore di successo, poi hai sposato la tua passione, il calcio, prima con il Termoli da tifoso poi da dirigente. Andato via da Termoli, hai fatto vivere calcisticamente un sogno grandissimo in serie D alla piccola realtà di Petacciato. Li poi sei diventato un grande personaggio pubblico tra giornali, tv, radio e siti web nazionali che ti venivano a intervistare conquistando tutti con la tua verve e simpatia coinvolgente. Hai inventato, nel calcio, anche il terzo tempo e il fair play, eri stimato da tutti i presidenti delle squadre di serie D essendo gentile ed ospitale.
Carminuccio eri davvero un fuoriclasse.
Ci hai lasciato una grande eredità di nome Fabio, tuo figlio.
A tua immagine e somiglianza, un capolavoro di ragazzo. In lui rivediamo te, quando siamo vicini a lui o parliamo con lui è come se ci fossi tu.
Con grande amore, tutti noi milanisti termolesi, non abbiamo avuto dubbi sull’intitolazione del club e sulla nomina del presidente. All’unanimità abbiamo scelto “Milan club Termoli-Carmine D’Angelo” e presidente Fabio D’Angelo. Oggi questo Milan club a tuo nome è straconosciuto e a livello giornalistico ha ospitato ed ha avuto un clamore mediatico il grande giornalista nazionale Luca Serafini, che dalle nostre parole per descriverti ha capito subito che grande personaggio.
A marzo arriverà Peppe Di Stefano di Sky sport, non oso immaginare che festa sarebbe stata se tu fossi stato qui con noi Carmenù.
Mentre ti scrivo, un’altra brutta notizia ci ha colpiti duramente, il tuo tema manager con il Petacciato o semplicemente team come lo chiamavi tu, Giovanni Guglielmi, ci ha lasciati.
Sono sicuro che ora starete per incontrarvi di nuovo, ricostruirete l’accoppiata vincente anche in Paradiso e, sono convinto che vi inventerete una squadra anche lassù e vi farete compagnia.
“Carminuccio però a Giovanni non fargli prenotare l’albergo per il ritiro pre partita con la squadra, come facevi con il Petacciato, perché sceglieva sempre alberghi rumorosi e non si poteva dormire”.
Caro Carminuccio, noi qui ti pensiamo sempre, il tuo nome è sempre nei nostri cuori, ti vogliamo bene e mo stai attento pure a Giovanni che lui è nuovo lì in Paradiso, che non si dovesse perdere guidalo tu. Ciao amici fraterni miei.
Domenica 18 febbraio alle ore 18 presso la chiesa Crocifisso una messa di suffragio per Carmine a tre anni dalla sua scomparsa.
www.termolionline.it è stato pubblicato il 2024-02-18 06:00:01 da
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