Un’anima pura. Così la definiscono i suoi amici su Facebook. La morte di Ambra Marotta ha profondamente scosso due comunità: Rionero Sannitico, il suo paese di origine, e la vicina Castel di Sangro, dove l’anno scorso aveva realizzato il suo sogno: aprire un bistrot insieme a un’amica.
Laureata in architettura, dieci anni fa si trasferì a Londra, mettendo a frutto la sua passione per la cucina. Dopo tanto lavoro e altrettante soddisfazioni nel settore della ristorazione, la scelta di tornare a casa, a Rionero, e aprire un’attività tutta sua.
Di sfide nella sua beve esistenza Ambra ne ha vinte tante, con coraggio e determinazione. Ma un destino beffardo alla vigilia del suo 41esimo compleanno le ha teso un agguato sulla fondovalle Sangro, la superstrada che percorreva ogni giorno per andare a lavorare.
Al semaforo installato in prossimità di un cantiere dell’Anas, qualcosa è andato storto. La sua Fiat 600 ha tamponato un’auto ferma al rosso.
La ristoratrice molisana è stata prima trasportata all’ospedale di Castel di Sangro, poi è stata trasferita a quello di Sulmona. Ma non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore ha smesso di battere.
Saranno i Carabinieri della compagnia di Castel di Sangro a chiarire le cause dell’incidente. Le auto coinvolte nel tamponamento sono state poste sotto sequestro.
Tutte le informazioni raccolte sono ora nel fascicolo aperto dal sostituto procuratore di Sulmona, Stefano Iafolla, che ha deciso di non disporre l’autopsia, dando il nulla osta ai familiari per lo svolgimento dei funerali.
www.rainews.it è stato pubblicato il 2024-11-06 18:30:00 da
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