TERAMO. Fiamme dolose sulla collina di Carapollo a minacciare le case e quell’acre odore di bruciato che le raffiche di vento spingono su tutta la città: è un lungo pomeriggio di fuoco e paura che sconfina nella serata quello che nel bilancio finale conta quattro case evacuate, il canile comunale sgomberato con gli animali portati in salvo in un fuggi fuggi contro il tempo, la sede operativa della Team con mezzi e impianti minacciati dal vasto fronte dell’incendio, oltre 35 ettari di vegetazione divorati dal fuoco.
Sul posto decine di pompieri, carabinieri, agenti della polizia locale, volontari della Protezione civile, il sindaco Gianguido D’Alberto e il direttore regionale della Protezione civile Mauro Casinghini.
Nei giorni in cui le immagini dei roghi diventano il filo conduttore di un’Italia che fa i conti con caldo record e fiamme, alle porte di Teramo la paura si tocca con mano. E sei i lanci d’acqua di elicotteri (quello regionale e quello dei vigili del fuoco) dopo ore di intervento abbassano il livello di paura, il timore che tutto possa ricominciare da un momento all’altro non abbandona nessuno.
Perché una cosa è certa: il vasto fronte delle fiamme che ieri ha minacciato la città ha una causa dolosa con l’ombra di un piromane. Probabilmente lo stesso che già negli anni scorsi ha più volte appiccato il fuoco nell’area di Carapollo.
L’allarme è scattato poco dopo le 14 quando alcuni residenti della zona hanno visto le prime fiamme sulla collina dietro le case. Immediata l’allarme, visti proprio i precedenti degli anni scorsi, con l’arrivo sul posto delle squadre dei pompieri. Ai vigili è bastato poco per intuire la dimensione del rogo e far scattare la richiesta di interventi: in poco tempo sono arrivati due elicotteri con i lanci d’acqua mentre a terra sono entrate in azione decine di squadre.
Una lotta contro il tempo, contro l’avanzare del fronte di fuoco che ha minacciato il canile con gli animali portati in salvo da volontari, vigili del fuoco, carabinieri, agenti di polizia locali e amministratori tra cui l’assessore comunale Pina Ciammariconi. Quando le fiamme si sono avvicinate alle case il primo cittadino ha disposto l’evacuazione a scopo precauzionale di quattro abitazioni.
Paura per il centro operativo della Team, la società del Comune che si occupa della raccolta rifiuti, e che proprio qui ha decine di mezzi e impianti. La raccolta della carta per le utenze domestiche e i servizi di raccolta per le utenze non domestiche sono stati garantiti. Per questioni di sicurezza i rifiuti raccolti sono stati conferiti direttamente negli impianti di destinazione finale senza passare per l’area di Carapollo e per quanto riguarda il centro di raccolta, proprio per consentire il ripristino delle normali attività, resterà chiuso fino a domenica e lunedì sarà riaperto.
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L’articolo A fuoco la collina, sgomberate le case – Teramo
www.ilcentro.it è stato pubblicato il 2024-08-02 03:29:00 da
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