Tra i compiti della task force figurano:
– l’elaborazione di una strategia per valutare l’effettivo livello di contaminazione delle fonti di approvvigionamento idrico e degli alimenti, che rappresentano la principale via di esposizione dei cittadini ai Pfas;
– la definizione di un piano di attività per ampliare le persone sottoposte a controllo per verificare il livello di Pfas, al fine di individuare le aree dove sia effettivamente presente una maggiore esposizione a queste sostanze, e per la presa in carico degli esposti alla contaminazione mediante la collaborazione e il coordinamento interdisciplinare tra le diverse professionalità coinvolte;
– la predisposizione di un percorso diagnostico terapeutico che i soggetti maggiormente esposti alla contaminazione da Pfas dovranno seguire;
– l’approfondimento del profilo tossicologico e dell’impatto sull’organismo umano di queste sostanze.
La seconda fase del biomonitoraggio dovrebbe iniziare prima del 15 novembre e per la sua attuazione si ricorrerà ad un mezzo mobile. Sui tempi di chiusura non si possono al momento indicare delle date, perché dipendono dai risultati dei primi campioni.
La prima riunione si terrà la prossima settimana nel Grattacielo della Regione, “perché deve essere pienamente operativa nel minor tempo possibile, in quanto sui Pfas non c’è un attimo da perdere”, sottolinea Riboldi, aggiungendo che “l’attenzione della Regione sul problema dei Pfas rimane altissima, perché lo sviluppo economico e la produzione industriale devono essere necessariamente compatibili con l’ambiente e la salute dei cittadini. Come promesso stiamo mantenendo il cronoprogramma prefissato e le qualificate professionalità della task force sono un valido e fondamentale supporto affinché non venga tralasciato alcun aspetto”.
Leggi tutto l’articolo A Spinetta Marengo presentata la task force sui Pfas | Regione Piemonte | Piemonteinforma
www.regione.piemonte.it è stato pubblicato il 2024-10-30 14:10:24 da Redazione
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