Abusi sessuali sulle figlie, condannato in Svizzera un 47enne di Alessano

ALESSANO – Un 47enne viene condannato in Svizzera per violenza sessuale contro le figlie. Il tribunale distrettuale di Weinfelded (nel cantone elvetico di lingua tedesca di Turgovia) pochi giorni fa ha emesso una condanna a sette anni nei confronti di un uomo originario del comune salentino. Stando alle accuse, ritenute fondate dai giudici di primo grado, avrebbe compiuto atti sessuali sulle proprie figlie fino ai limiti dell’incesto.

Episodi che sarebbero stati compiuti nel paese transalpino dall’uomo, che vi si era trasferito anni fa insieme all’ormai ex moglie originaria di un altro comune del Capo di Leuca. Le attenzioni del genitore sarebbero state rivolte a entrambe le figlie, che all’epoca dei fatti avevano rispettivamente 13 e 12 anni.

La turpe vicenda è venuta alla luce durante la causa di separazione dei due coniugi, quando le ragazze ormai adolescenti hanno vinto i timori e hanno raccontato tutto alla madre, che a sua volta aveva denunciato il marito per maltrattamenti. Gli abusi si sarebbero consumati non solo tra le mura domestiche ma anche in un albergo e in un capannone.

La donna e le figlie hanno quindi deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine e la procura di Kreuzlingen ha aperto un fascicolo nei confronti dell’uomo, disponendone l’arresto il 2 agosto 2021. Una perizia psichiatrica disposta nei mesi successivi evidenziò il rischio di recidiva. Sul suo capo pendevano una serie di accuse che, secondo la legislazione elvetica, riguardavano, tra gli altri, atti sessuali multipli con bambini (a volte tentati), violenza sessuale (in parte come tentativo), stupro multiplo, incesto multiplo, minaccia nei confronti della moglie e pornografia. Non solo. In tribunale ha dovuto rispondere anche delle accuse di lesioni, di reati contro le leggi sulle armi e sugli stupefacenti e di falsificazione di documenti (quest’ultima accusa e quella di minaccia nei confronti della moglie sono state archiviate). Il 47enne, che da quanto si apprende ha già presentato ricorso in appello, è stato condannato a sette anni di reclusione e a seguire una terapia ambulatoriale obbligatoria. Inoltre per tutto il resto della vita non potrà svolgere alcuna attività a contatto con minori e gli è stato vietato ogni sorta di avvicinamento alle figlie (anche alla terza più piccola, non coinvolta nella vicenda).