Aveva scelto i portici di Via Adamello per “accamparsi” con alcuni amici e consumare alcolici lontano dagli occhi della gente presente in fiera. A complicare il tutto è stato il chiasso che faceva con i compari, intercettato dagli agenti della Polizia Locale, intervenuta sul posto per comprendere che cosa stesse succedendo. Gli operatori hanno così identificato i presenti verificandone eventuali
precedenti e carichi pendenti e fra di loro c’era anche un cittadino algerino di quarantacinque anni sul cui capo pendeva un ordine di carcerazione con una condanna da scontare di quattro anni, sei mesi e ventotto giorni. Gli agenti lo hanno condotto in Questura per le procedure di rito, per poi procedere alla notifica del dispositivo: l’uomo, dimostratosi sorpreso del provvedimento, non ha potuto far altro che avvisare i famigliari prima di essere condotto press Villa Andreino, dove resterà ristretto fino al termine della pena.
Si tratta di un caso emblematico su come la macchina della giustizia, sebbene talvolta lenta, prima o dopo presenti il conto a chi non rispetta la legge: la significativa condanna a carico del cittadino è giunta per il cumulo delle pene di svariati reati quali furto aggravato, ricettazione, estorsione e inottemperanza alle disposizioni del Testo Unico dell’Immigrazione. Un arresto che la Polizia Locale spezzina ha finalizzato con l’aiuto dei cittadini e la capillare presenza sul territorio, anche in un giorno particolare come quello di ieri, con la fiera patronole che giocoforza ha impegnato oltre modo le forze di polizia e naturalmente anche gli agenti municipali, guidati dal comandante Bertoneri.
(foto di repertorio)
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