Le primarie creano crepe nei vari partiti del centrosinistra barese. Se Titti De Simone, presidente cittadina del Pd, aderisce alla candidatura di Michele Laforgia, sostenuto da Sinistra e 5S, e la vendoliana Ines Pierucci va con Vito Leccese, anche l’area socialista si divide.
Alla inaugurazione del comitato di Vito Leccese c’erano insieme all’ex sindaco del Psi Daniela Mazzucca, anche il medico Tonino Acquaviva, Giuseppe Margiotta, l’accademico Giovanni Dotoli e lo storico ex parlamentare socialista Claudio Lenoci (sottosegretario con a Palazzo Chigi Andreotti e Amato), che ha così spiegato la sua adesione alla piattaforma del candidato del Pd per i gazebo: «Vito è stato sempre un amico che ho apprezzato e stimato per le sue capacità, sin dai tempi in cui era assessore al comune di Bari. Poi siamo stati parlamentari insieme nel 1992».
Sulla sfida del 7 aprile, Lenoci offre questa lettura: «Si tratta di una competizione tra due personalità di livello, entrambe di qualità politiche e professionali elevatissime come nel caso dell’avvocato Laforgia». La sua scelta però è chiara: «Voterò Leccese perché rappresenta un mix di competenza, esperienza e capacità politica che è da tenere presente».
Il riformismo dell’amministrazione Decaro è stato oggetto di critiche dal fronte dei pentastellati: «Chiedono discontinuità? È un cosa curiosa. Veniamo da dieci anni di una giunta Decaro molto apprezzata dai cittadini, nonché elogiata per il buon governo a livello nazionale. Le definizioni vanno calate nella realtà. Bisognerebbe dunque parlare di continuità, perché la discontinuità è ricercata quando c’è qualcosa di negativo». E aggiunge: «Ho visto tanti apprezzati sindaci di Bari, ma nessuno ha avuto la popolarità di Decaro. Sento l’opinione dei cittadini, e resto stupito che non trovo dei detrattori o dei commenti negativi. Oggi il mestiere di sindaco è tra i più difficili per un politico, basta qualcosa che non vada in città e tutti danno addosso al primo cittadino». «Decaro è stato abbastanza “socialista”? Ha aderito al Pd ma ha sempre ricordato l’estrazione familiare, coerente e mai alla ricerca di una presa di distanza dal suo passato socialista. Lo voterò alle Europee», conclude Lenoci.
Le insegne del Psi, invece, sono ufficialmente con Michele Laforgia, anche per il pronunciamento del segretario nazionale Enzo Maraio. Sul tema Alberto Tedesco, ex parlamentare e promotore nelle ultime comunali della lista Avanti Decaro è netto: «Dirigenti, iscritti e simpatizzanti del Psi hanno scelto Laforgia. La Mazzucca e Lenoci non sono iscritti. Ma rilevo anche che Laforgia ha il forte apprezzamento non solo delle dirigenti Pd Titti De Simone e Antonella Morga, e di Gianni Giannini, ma anche di tanti elettori dem…». Il leader della Giusta causa intanto ha promosso domenica al San Paolo un evento al Palalaforgia.
Oggi, infine, ci sarà una riunione della Convenzione, il cartello di liste per Laforgia per discutere la bozza dem sui costi delle primarie e sui temi salienti, dalle sei sedi prescelte al software e alle modalità per il riconoscimento. Il 7 aprile è davvero dietro l’angolo.
Leggi tutto l’articolo Bari, il socialista Lenoci: «Perché scelgo Leccese»
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-03-19 10:56:14 da
0 Comments