Dopo il successo di Tomato World, Piacenza continua a confermarsi capitale del pomodoro da industria anche nel settore della formazione e dell’aggiornamento, avendo ospitato nei giorni scorsi il corso di aggiornamento per perito estimatore danni da avversità atmosferiche. Sede dell’intensa due giorni, l’istituto Raineri Marcora di Piacenza, nel quadro dei corsi promossi dalla rete nazionale degli istituti agrari per la formazione della stima dei danni da avversità atmosferiche.
Il corso che si è ovviamente concretizzato in una stretta collaborazione con Condifesa Piacenza è stato focalizzato specificatamente sul pomodoro da industria e sulle caratteristiche di questo tipo di stima, diventate oggi – in un contesto di cambiamento climatico – sempre più importante.
All’evento hanno partecipato una cinquantina di periti (sia in presenza che on line) e anche una classe quinta di futuri periti agrari. «Il corso – ha spiegato Stefano Cavanna direttore di Condifesa Piacenza – ha offerto ai partecipanti una panoramica molto completa della realtà della filiera del rosso, spaziando dagli aspetti economici a quelli tecnici, ma anche relativi alla trasformazione e alla gestione delle fasi colturali. L’obiettivo è infatti quello di contribuire alla formazione di tecnici che sappiano affrontare la stima partendo da una solida base di competenze specifiche sul settore».
Il presidente Gianmaria Sfolcini sottolinea l’importanza di affrontare questa sfida con competenza e preparazione: «La frequente occorrenza di danni alle colture richiede un numero crescente di periti specializzati. In questo contesto, siamo orgogliosi di ospitare a Piacenza i corsi di aggiornamento 2024 per periti estimatori, sostenuti da enti di elevata importanza come il Ministero dell’agricoltura, Ismea, Ania, Asnacodi Italia, Enpaia e altri».
Cavanna aggiunge anche una sottolineatura circa il fatto che il corso si sia svolto proprio a Piacenza e in una scuola agraria: «Un’ulteriore conferma – chiarisce – della centralità del territorio piacentino per l’agricoltura e per il pomodoro in particolare. Dai lavori è emerso come attualmente questa professione possa offrire spazi molto interessanti per giovani che vi si vogliano dedicare, visto che anche in questo settore l’età media è piuttosto alta. Inoltre, la professione di perito può facilmente conciliarsi anche con altre attività sia professionali che agricole, garantendo al tempo stesso buone soddisfazioni economiche».
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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-03-12 19:36:13 da
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