Dopo due risultati utili di fila si ferma di nuovo il Foggia. Una sconfitta amara, soprattutto per come sono arrivate le due reti (una su calcio piazzato e l’altra su contropiede), che ridimensiona (di nuovo) le ambizioni dei rossoneri, cresciute dopo l’ottima prestazione di Benevento. Festeggia il Giugliano, che interrompe la propria striscia negativa e ritrova un successo tra le mura amiche che mancava dallo scorso novembre. Per Zauri resta il rammarico di non essersela potuta giocare con una rosa adeguata per gli infortuni e per un mercato che ancora non si sblocca e che, si spera, possa portare liete novità nelle prossime ore.
PRIMO TEMPO – Zauri, tanto per cambiare, deve far fronte all’emergenza. Stavolta è il mercato in uscita a dilatare il numero di sediolini vuoti in panchina. La partenza di Murano e quella quasi certa di Santaniello (direzione Altamura) riduce al lumicino le opzioni nel reparto avanzato. Così Zauri si ‘inventa’ un 4-3-3 che ben presto si rivela un 4-2-3-1 con Vezzoni terzino e Silvestro esterno avanzato. Non una semplice situazione di gioco estemporanea, ma scelta precisa. Emmausso torna nel non troppo gradito ruolo di punta centrale, con Orlando centrale e Zunno sulla sinistra. Bertotto risponde con il 4-3-3 collaudato, con un centrocampo di sostanza e un tridente offensivo rapido. È una partita equilibrata: il Foggia prova a fare la partita, ma l’assenza di un riferimento reale davanti si fa sentire, specie quando Emmausso viene incontro sulla trequarti a cercare palloni da ripulire. L’assenza di gente abile a riempire l’area leva concretezza alle iniziative dei satanelli. A eccezione di una “puntata” infida di Emmausso che produce qualche grattacapo a Russo, la produzione offensiva dei rossoneri è davvero modesta. Idem quella del Giugliano, che non a caso trova il gol solo su calcio piazzato: Del Sole dimostra di avere un feeling speciale con il Foggia (segnò doppietta all’andata), grazie anche alla eccepibile reattività di Perina, che si fa uccellare come contro il Benevento sul palo più vicino. In ossequio alla legge di Murphy, Zauri perde un giocatore (Felicioli), inserendo Brugognone e ridisegnando l’intera linea avanzata con il talentino scuola Empoli che si piazza a sinistra, Zunno che rientra a destra e Vezzoni che scala nel ruolo di terzino a sinistra.
SECONDO TEMPO – Zauri lancia subito Sarr; d’altronde, indugiare non ha senso alcuno. Il 4-2-3-1 è più puro, perché Emmausso arretra nel ruolo di sottopunta, con Zunno e Brugognone sulle fasce. Bertotto attende, come il suo Giugliano rintanato interamente nella propria trequarti a intasare gli spazi e rendere ancora più farraginoso il già poco fluido di suo fraseggio rossonero. In questo contesto diventa vitale non sciupare le poche occasioni che possono venir fuori. Ecco perché il piattone sghimbescio di Emmausso al 54’, a pochi metri da Russo, grida vendetta. Bertotto decide di cambiare due terzi del fronte offensivo, con Masala e Nepi. Quest’ultimo innesto si rivelerà decisivo. Prima, però, c’è il pareggio del Foggia: il tracciante con cui Zunno taglia in due la difesa del Giugliano è una chicca, Emmausso ha vita facile e può festeggiare la nona rete in campionato. Gioia effimera, perché sette minuti dopo il Giugliano trova la giusta ripartenza, De Rosa conferma la sua grande ispirazione penetrando in area e partorendo un tiro-cross che Nepi è lesto a convertire in gol. Cambia tutto, di nuovo. Perché il Giugliano, che qualche disagio dopo il gol subito lo stava avvertendo, può tornare a interpretare la sua gara di attesa. Il Foggia si incarta nel suo palleggio sterile in cui la ricerca di verticalità non produce grossi risultati. Zauri si affida a Danzi e Ascione, dardi neppure troppo affilati pescati dalla semivuota faretra. Il Foggia si ferma di nuovo.
GIUGLIANO (4-3-3) Russo; Solcia, Minelli, Caldore, Valdesi (88’ La Vardera); Celeghin, De Rosa, Vallarelli (73’ Peluso); Del Sole (57’ Masala), Padula (57’ Nepi), Balde (73’ Njambe). A disposizione: Anacoura, Barosi, Scaravilli, De Paoli, Giorgione, Genovese, Nuredini, D’Agostino. Allenatore: Bertotto
FOGGIA (4-2-3-1) Perina; Vezzoni (81’ Danzi), Salines, Camigliano, Felicioli (35’ Brugognone); Tascone, Da Riva; Vezzoni; Orlando (46’ Sarr), Zunno; Emmausso. A disposizione: De Simone, De Lucia, Santaniello, Marzupio, Dutu, Ascione. Allenatore: Zauri
Arbitro: Gasperotti di Rovereto
Assistenti: Cecchi di Roma 1 – Brunetti di Milano
Quarto ufficiale: D’Agnillo di Vasto
Marcatori: 18’ De Rosa (G), 68’ Emmausso (F), 75’ Nepi
Ammoniti: Tascone (F), Camigliano (F), Brugognone (F), Nepi (G), Njambe (G)
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