Albenga. Dopo Eraldo Ciangherotti, anche Cristina Porro, capogruppo della Lega in consiglio comunale ad Albenga e segretario della sezione ingauna del Carroccio, interviene su “l’arrivo a sorpresa di una trentina di profughi sul territorio di Albenga, ospitati nella struttura ex Anfi in via Piave a Vadino”.
Un arrivo che “sorprende non poco sia perché i residenti non sono stati informati di questa novità sia perché noi consiglieri (che la settimana scorsa abbiamo incontrato il sindaco in consiglio comunale) ne siamo stati tenuti all’oscuro. Soltanto dai sopralluogo per l’installazione dei servizi igienici abbiamo appreso che la notizia è vera”.
“Albenga da decenni accoglie stranieri, molti di quali già dignitosamente impiegati nell’economia della piana, ma è pur vero che c’è sempre una quota importante di ‘risorse’ che sono veri e propri delinquenti, troppo spesso saliti agli onori delle cronache per andare in giro con machete e per spacciare ad ogni angolo della città. Albenga non si può permettere di accogliere ulteriori persone, stabilizzandoli addirittura a margine di locali frequentati dai molti giovani”.
“Voglio solo ricordare la differenza tra un sindaco di centrodestra ed un sindaco di centrosinistra. Riccardo Tomatis ha volontariamente tenuto nascosto alla città l’arrivo di questi 30 profughi pensando di arrivate a negare pure l’evidenza. Rosy Guarnieri arrivò, senza esitare, allo scontro diretto con la Prefettura, dichiarando l’inagibilità dell’ex ospedale pur di respingere gli allora 40 profughi, a tutela della sua città”, conclude Porro.
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