Amtab, l’ex dirigente minacciato dai clan: «Anche l’ex presidente Vulcano mi chiese assunzioni, diceva di dover accontentare la politica»

BARI – Le pressioni per le assunzioni all’Amtab non arrivavano solo da dipendenti vicini alla criminalità organizzata, ma anche dal mondo politico e sindacale. Sono nette ed esplicite le dichiarazioni di Gianni Del Core, ex dirigente della società partecipata comunale di Bari che si occupa di trasporto pubblico, sentito nell’inchiesta «Codice Interno» della Dda di Bari sul presunto intreccio tra mafia, politica e mondo imprenditoriale cittadino. L’indagine il 26 febbraio scorso ha portato all’arresto di oltre 130 persone e ha rivelato presunte infiltrazioni criminali nelle elezioni amministrative del 2019 e anche nella partecipata barese, tanto da portare al commissariamento della società.

Del Core ha raccontato agli inquirenti le pressioni ricevute da Michele De Tullio e Tommaso Lovreglio, dipendenti Amtab – incensurati – parenti dei boss del clan Parisi di Japigia, che chiedevano di assumere persone da loro indicate. Ma anche di quelle dell’ex presidente della partecipata, Pierluigi Vulcano (attuale presidente Asi). Ad occuparsi delle assunzioni, soprattutto in occasione dei grandi eventi, quando serviva personale aggiuntivo per gestire le aree di sosta durante i concerti e la Fiera del Levante, era proprio l’ufficio di Del Core. Trasmetteva all’agenzia interinale individuata tramite gara il numero delle persone necessarie, e riceveva poi l’elenco dei nomi, a volte segnalando qualcuno. «Fino a che ho potuto diciamo fare questa segnalazione in maniera normale, apparentemente normale, è stata fatta. – ha spiegato l’ex dirigente – Quando invece poi le richieste sono cominciate a venire da organi politici, o sindacali, io ho detto: “Non è più compito mio”, perché non riuscivo più a controllare, a gestire l’andamento di questa situazione»…

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