ASL L’AQUILA: REGIONE ESAUTORA REVISORI, ESPERTO ESTERNO PER OK A BILANCIO BOCCIATO | Notizie di cronaca

ASL L’AQUILA: REGIONE ESAUTORA REVISORI, ESPERTO ESTERNO PER OK A BILANCIO BOCCIATO | Notizie di cronaca


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L’AQUILA – La giunta di Marco Marsilio, di FdI, esautora il Collegio dei revisori dei conti, che hanno bocciato il bilancio di esercizio 2024 della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, con la nomina, che arriverà a strettissimo giro, di “un professionista di comprovata esperienza e autorevolezza scientifica in materia di contabilità pubblica e diritto amministrativo” chiamato ad esprimere un “parere pro veritate”.

Nel frattempo però di fatto si è preso atto della bocciatura da parte del Collegio che ritiene quel bilancio “non veritiero” e con “perdite sottostimate”, sospendendo l’approvazione del bilancio della Asl aquilana, e prevedendo un accantonamento di circa 9,4 milioni di euro per il passivo che si è in base allo stesso parere aggiunto ai 24,5 milioni già acclarati, da allocare in particolare alla voce “Altri fondi rischi”, prima sottostimata.

La decisione che già fa discutere nei corridoi della Regione, è arrivata nella seduta straordinaria della giunta convocata ieri, su proposta dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì. Ad essere stati approvati sono stati invece i bilanci di esercizio 2024 delle Asl Lanciano-Vasto-Chieti, di Pescara e Teramo. La Regione azionista di maggioranza toglie dunque le castagne dal fuoco alla sua controllata, risolvendo così il muro contro muro tra la azienda provinciale dell’Aquila e il Collegio composto da Luca Verini, in rappresentanza della Regione Abruzzo, presidente, da Angela De Rosa, per il ministero dell’Economia e delle Finanze e da Beniamino Di Ienno, per il ministero della Salute.

Questo in una corsa contro il tempo, in vista del Tavolo interministeriale di monitoraggio della sanità, previsto per il 10 luglio. Dove andranno portati i bilanci 2024 delle quattro Asl, che hanno cubato già 113 milioni di euro di deficit (a cui si devono aggiungere ora altri 9,4 milioni per asl aquilana), coperti con grande difficoltà con l’aumento dell’addizionale Irpef e vari tagli alla spesa.  Andrà poi presentato un piano con altre misure concrete che la Regione intende adottare, per far fronte al deficit del 2025, che sarà sicuramento superiore ai 100 milioni di euro.

La mossa della nomina di un professionista di “comprovata esperienza”, che dovrà agire gratis, visto che la delibera non prevede spese aggiuntive per le casse regionali, provoca già parecchie perplessità nei piani alti della burocrazia regionale, che è sempre più in rotta con la parte politica.

Si osserva infatti che in soldoni si chiede ad un soggetto esterno di giudicare il lavoro svolto da un Collegio nominato dalla stessa Regione e da ben due Ministeri.

Revisori, da quanto si apprende, che hanno contestato al dg Ferdinando Romano, scaduto il 31 maggio, il suo aver preso decisioni che avevano effetti sugli equilibri già precari nel bilancio, senza concordarle prima. E dunque i revisori sono stati messi davanti a uno stato di fatto che ha reso inevitabile il loro parere negativo.

In questo contesto, un parere pro-veritate di un professionista esterno sul loro operato si prevede che lascerà il tempo che trova. Una situazione difficile da chiarire, con la Asl che ha approvato il nuovo bilancio il 20 giugno, dopo quello bocciato. Decisione che rischia di essere inefficace e sulla quale i revisori devono ancora pronunciarsi. La situazione diventa ancora più caotica se si considera che i burocrati più autorevoli della Regione ritengono che il parere pro-veritate non abbia forza giuridica contro la bocciatura dei revisori, contro la quale si sarebbe dovuto presentare ricorso in tribunale, ipotesi scartata perché non si sarebbe fatto in tempo ad esaurire il percorso entro 10 luglio, giorno del tavolo di monitoraggio.

Resta pertanto la preoccupazione su cosa potrebbe accadere al Tavolo di monitoraggio, dove si presenterà in ogni caso uno dei quattro bilanci delle Asl non sottoscritti e vidimati dai revisori, e non ancora approvato, un caso forse unico, senza una giurisprudenza di riferimento, tanto che c’è chi paventa anche un clamoroso  commissariamento governativo della Asl aquilana.

Una Asl poi, quella aquilana, che vive una fase molto delicata nella plancia di comando, retta dal dg facente funzione Stefano Di Rocco, dopo che a fine maggio è scaduto il mandato di Romano, per il quale non è stata possibile una seconda proroga, dopo quella di un anno fa e che ora parteciperà al bando già indetto con la concreta possibilità di tornare in sella in autunno, godendo della fiducia del presidente Marsilio.

Orfana del responsabile del bilancio Paolo Spaziani, sospeso dall’ufficio di disciplina per sei mesi negli ultimi giorni del mandato di Romano, per motivi mai chiariti, ma probabilmente per le problematiche legate proprio al debito ed è stato rimosso anche da capo dipartimento e sostituito dal capo del personale Alessia Parlatore, dirigente molto vicina a Romano.

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