L’AQUILA – Carmine Viola è il nuovo direttore sanitario facente funzione della Asl provinciale dell’Aquila. Sostituisce il compiano Alfonso Mascitelli, scomparso all’improvviso per un malore.
Lo ha nominato oggi il manager uscente, Ferdinando Romano, come uno degli ultimi atti del suo mandato. Infatti, scade domani la proroga di un anno ottenuta nel maggio del 2024 al termine del mandato triennale, una proroga, considerata una forzatura procedurale, che era stata accordata senza bando e in via del tutto eccezionale per la gestione del pesante debito che stava caratterizzando e sta ancora duramente caratterizzando il comparto abruzzese.
Viola va a colmare almeno in parte il vuoto di potere nell’azienda aquilana in seno alla quale il direttore amministrativo, Stefano Di Rocco, senza la decisione di prorogare Romano, un atto molto difficile a un giorno dalla scadenza dei termini, sarà dal primo giugno manager facente funzione della Asl 1 Abruzzo.
C’è da sottolineare che Di Rocco andrà in pensione nei prossimi mesi: non si sa se coprirà l’interregno fino alla nomina del nuovo dg al termine del percorso avviato dal Dipartimento Salute che secondo alcune stime non avverrà prima del prossimo autunno.
Viola è un dirigente Asl che proviene dalla Marsica ed è in quota a Fdi, in particolare al capogruppo meloniano in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia: ha vinto il derby con la dirigente Giovanna Nicolucci che era supportata dai amministratori e politici del territorio di riferimento tra cui il senatore di FdI e dirigente medico in aspettativa della stessa azienda Guido Liris e il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
Tornando al manager uscente campano ma romano di adozione, sono poche le chance di una seconda proroga nelle more del bando per il nuovo dg al quale il docente di igiene della Università La Sapienza di Roma potrebbe partecipare avendo, il Dipartimento Salute, riaperto i termini per la iscrizione all’albo dei manager.
Se domani non dovesse arrivare la proroga, chiesta anche senza atti ufficiali dal presidente, Marco Marsilio, di FdI, e rifiutata dai vertici del Dipartimento Salute anche sulla base di un parere dell’avvocatura regionale che già lo scorso anno aveva messo in dubbio la legittimità dell’atto della Giunta regionale, sarà quindi Di Rocco a ricoprire l’incarico di direttore generale. (b.s.)
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