Asl Lecce, 222 nuovi contratti per medici, infermieri e Oss


LECCE – Nuove assunzioni per la Asl Lecce. La Regione Puglia ha dato il via libera a 222 assunzioni per il prossimo anno. Si tratta di concorsi da fare per 133 medici, 39 infermieri e 50 operatori socio-sanitari. Ma il sindacato si dichiara insoddisfatto. Per Francesco Perrone, segretario territoriale e regionale di Fsi-Usae, si tratta di un piccolo contingente che non copre adeguatamente i vuoti di organico, tanto più che è in programma l’apertura di nuovi servizi (centrali territoriali, case e ospedali di comunità).

Perrone spiega le ragioni che spingono il sindacato a dichiararsi insoddisfatto: «Nel quadro della riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale, la Regione Puglia ha annunciato l’assunzione e l’avanzamento dei piani assunzionali di 3.650 nuovi operatori sanitari in tutte le Asl pugliesi, nel periodo 2024-2025. Si tratta di un piano che non ci soddisfa del tutto in quanto per rafforzare il personale sanitario regionale, in vista delle crescenti esigenze del settore, serve incrementare la percentuale dei piani assunzionali almeno di un 20 % rispetto alle previsioni perché tante sono le carenze assistenziali che si registrano in tutte le unità operative. Per la Asl Lecce poi parliamo davvero di numeri piccolissimi: solo 39 infermieri e 50 operatori socio-sanitari. In tutta la regione, nel corso del 2025, si prevede l’assunzione di 430 infermieri e 300 operatori socio-sanitari, in vista dell’indizione del nuovo concorso unico regionale per entrambe le categorie: numeri insoddisfacenti rispetto agli standard ospedalieri e territoriali anche in previsione dell’attuazione del DM 77/2022 che prevede ospedali e case di comunità, centrali operative territoriali, assistenza domiciliare integrata, infermieri di famiglia e di comunità».

Sia quel che sia, dopo 209 assunzioni autorizzate nell’ottobre del 2023, arriva la nuova autorizzazione che porta a 431 i reclutamenti che hanno avuto il via libera nel giro di un anno. In più la Regione intende perimetrare il numero degli idonei dei concorsi limitandolo al 20 %. Nel documento relativo all’avanzamento dei piani assunzionali, si legge: «Al fine di evitare la creazione di ulteriore precariato, le procedure di reclutamento del personale del Comparto dovranno espressamente indicare il numero dei posti messi a bando e dovranno, altresì, prevedere un numero massimo di idonei, comunque non superiore al 20 % dei posti messi a bando».

Giro di vite, dunque, sulle norme concorsuali, ma poi bisogna vedere se il contenimento del numero degli idonei sarà effettivamente rispettato. Concorsi che dovrebbero vedere presto la luce. Per il momento sono state individuate le Asl capofila: la Asl Bari per il profilo professionale «Infermiere»; i Riuniti di Foggia per quello di «Operatore Socio Sanitario».

E dietro l’angolo c’è l’approvazione, da parte della giunta regionale, di uno specifico provvedimento con cui saranno rideterminati i tetti di spesa del personale di ciascuna azienda ed ente del sistema sanitario regionale, oltre a procedere con il riparto delle risorse finalizzate al potenziamento dell’assistenza ospedaliera e territoriale assegnate alla Regione.

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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-10-21 12:43:21 da


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