Barry Callebaut, dopo l’incontro al Ministero sindacati insoddisfatti



Non siamo assolutamente soddisfatti: dall’incontro di oggi registriamo un allungamento dei tempi di tre mesi, ma era ed è indispensabile avere a disposizione un periodo maggiore”. E’ il commento di Fai Cisl Piemonte Orientale al termine dell’incontro di oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sul futuro dello stabilimento di Barry Callebaut di Verbania Intra. 

Barry Callebaut, parlano i sindacati: “Non siamo soddisfatti”

Secondo il sindacato, avere più tempo è “ancor più necessario a fronte della non disponibilità dell’azienda di vendere ad un competitor, malgrado la disponibilità che noi lavoratori abbiamo sempre dimostrato in questi anni nei confronti della stessa”. Fai Cisl Piemonte Orientale, nell’annunciare che “la mobilitazione continuerà”, auspica che il tavolo in Regione Piemonte “possa permettere da subito di mettere in atto azioni che portino ad una reindustrializzazione del sito. Il contributo di Comune e Provincia saranno fondamentali per l’individuazione di un progetto industriale di prospettiva per noi lavoratori della Barry Callebaut”. 

“L’azienda non vuole cedere l’impianto a investitori concorrenti”

“L‘azienda ha accettato di spostare dal primo trimestre al 30 giugno del 2024 la chiusura della produzione ed è disponibile a prorogare gli ammortizzatori sociali fino a fine agosto se procede il processo di reindustrializzazione, ma non accetta che ad acquistare l’impianto possano essere investitori concorrenti“. Lo fanno sapere il sindaco di Verbania, Giandomenico Albertella, e il presidente della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, Alessandro Lana, al termine dell’incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy sul futuro dello stabilimento di Barry Callebaut. 

Barry Callebaut, prossimo incontro a Torino il 31 ottobre

Il prossimo incontro è fissato per il 31 ottobre a Torino, in Regione, dove proseguiranno le interlocuzioni tra le parti. Al tavolo sarà presente anche l’advisor incaricato dall’azienda di analizzare se ci sono le prospettive per una concreta reindustrializzazione del sito di Intra: si tratta della società milanese Vertus. Alla domanda se sia fiducioso che qualche azienda non attiva nel settore del cioccolato possa essere interessata a rilevare lo stabilimento, Albertella non si sbilancia: “Questo lo vedremo dopo che l’advisor avrà completato la ricognizione e la Regione avviato il tavolo.


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