Potrebbero non aver funzionato i sensori che fanno scattare il riscaldamento e l’allarme nella culla termica in cui è stato trovato senza vita un neonato la mattina del 2 gennaio a Bari. È quanto emerso dalla consulenza di circa 3 ore che si è tenuta oggi nel locale che ospita la culla nel perimetro esterno alla parrocchia San Giovanni Battista. I sensori sono collegati al materassino e dovrebbero azionare riscaldamento e far partire la chiamata sul cellulare del parroco ogni qualvolta rilevano un peso. Dall’autopsia, infatti, era emerso che il bambino sarebbe verosimilmente morto per ipotermia.
Dai test eseguiti oggi, dunque, sarebbe stato rilevato il corretto funzionamento dell’alimentatore della culla e della scheda telefonica dalla…
www.ansa.it è stato pubblicato il 2025-01-13 19:52:27 da
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