cartello choc dei Carc contro Liliana Segre

cartello choc dei Carc contro Liliana Segre


I cartelli sono spuntati nella parte finale del corteo pro-Palestina di Milano, in mezzo ai militanti con le bandiere rosse dei Carc, gli extraparlamentari marxisti-leninisti che già da qualche giorno avevano annunciato una “lista di agenti sionisti, non per incitare alla violenza, ma per informare”.

Un effetto molto forte: Liliana Segre “Agente sionista” si leggeva in uno dei cartelli. Cartello identico per il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per John Elkann, presidente di Stellantis, di Riccardo Pacifici, ex presidente della comunità ebraica di Roma, Francesco Giubilei, editore e giornalista, Marco Carrai, imprenditore nonché console onorario d’Israele in Toscana. Tutti «colpevoli» – secondo i milianti del Carc – di aver preso posizione al fianco dello Stato ebraico

Nel corteo mezzo migliaio di persone. Tante come sempre le bandiere della Palestina, affiancate da quelle del Libano. Tra i partecipanti anche Gabriele Rubini, ossia chef Rubio, che ha invitato i partecipanti alla manifestazione nazionale del 5 ottobre a Roma.

Nessun momento di tensione ma col passare delle ore sono montate le polemiche. I primi a protestare per quel che era scritto sui cartelli dei Carc sono gli esponenti della Comunità ebraica. 

“Siamo stufi di questa ennesima manifestazione di odio con annesse minacce personali perfino alla senatrice Liliana Segre”, afferma il direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano Davide Romano. “Mi domando come sia possibile che questo governo intervenga su tutto – ha aggiunto -, ma lasci liberi questi manifestanti di attaccare chi ha già pagato un prezzo incalcolabile nella propria vita ad Auschwitz”. 

“Delle cose ignobili, altro non si può dire”, secondo David Blei, delegato alla comunicazione della Comunità ebraica.

Alla senatrice a vita arriva la vicinanza della ministra Anna Maria Bernini: “La mia più profonda solidarietà a Liliana Segre vittima di insulti deliranti. Cara Liliana, la tua testimonianza e la tua storia sono un faro di memoria e giustizia per tutti noi. Qualsiasi tipo di aggressione verso di te è un’offesa alla dignità umana. Un forte abbraccio anche al ministro Crosetto a cui va tutta la mia vicinanza”.

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www.rainews.it è stato pubblicato il 2024-09-29 00:04:19 da


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