Caso Almasri, Meloni: “Sostegno italiani solido”. Era martedì al Colle dopo atto Procura

Caso Almasri, Meloni: “Sostegno italiani solido”. Era martedì al Colle dopo atto Procura



Caso Almasri, Meloni: “Sostegno italiani solido”. Era martedì al Colle dopo atto Procura

La premier è alle prese anche con un altro caso, quello della ministra Daniela Santanchè

Il sondaggio che pubblica è incentrato sulla crescita di FdI, e nel messaggio che lo accompagna non viene menzionato il caso Almasri che sta infiammando il dibattito politico e il rapporto con la magistratura, eppure è difficile non leggere nelle parole utilizzate via social da Giorgia Meloni un riferimento a quanto sta accadendo in questi giorni. La premier, infatti, sottolinea che “nonostante gli attacchi gratuiti quotidiani e i tentativi di destabilizzare il governo, il sostegno degli italiani rimane solido”. Il riferimento è al gradimento nei confronti di Fratelli d’Italia, che secondo una rilevazione di Supermedia Youtrend è al 30,1%, +0,5 rispetto al 16 gennaio.

Dato che la presidente del Consiglio, pur ricordando di non guardare spesso i sondaggi “perché penso che il miglior modo per ottenere fiducia sia lavorare ogni giorno con serietà e determinazione”, ammette che “è difficile non notare” e che “significa una cosa sola: che il lavoro che stiamo facendo per difendere l’interesse nazionale, creare opportunità per le nostre imprese e rafforzare la nostra Nazione è quello giusto”. “Grazie per la fiducia. Io vado avanti, come sempre, a testa alta”, è il messaggio conclusivo di Meloni che ricalca quanto affermato nel video diffuso il giorno in cui è stata iscritta dalla Procura di Roma nel registro degli indagati (assieme ai ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e al sottosegretario Alfredo Mantovano) per il rimpatrio in Libia di Almasri.

Martedì scorso la premier aveva infatti affermato sempre via social: “Non sono ricattabile e non mi faccio intimidire. Avanti a testa alta!”.E sempre martedì Meloni è tornata al Quirinale nel pomeriggio (dopo la celebrazione al mattino del ‘Giorno della Memoria’ e dopo aver appreso all’ora di pranzo dell’atto a suo carico) per incontrare il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Notizia che filtra solo nei giorni successivi e che porta il Colle a precisare il fatto che durante il colloquio la premier si è limitata a comunicare a Mattarella la sua iscrizione e quella di altri membri del governo nel registro degli indagati da parte del Procuratore della Repubblica di Roma, Francesco Lo Voi.

Nessun accenno ai contenuti del video social che avrebbe diffuso poco dopo le 17 la premier in cui ha comunicato di aver ricevuto “un avviso di garanzia per i reati di favoreggiamento e peculato” in relazione alla vicenda del rimpatrio del capo della polizia giudiziaria libica, accusato dalla Corte penale internazionale di crimini contro l’umanità.

Il sondaggione di FdI sul caso Almasri nella newsletter

Vicenda che, a proposito di sondaggi, è presente anche nell’ultima ricerca inviata da FdI agli iscritti alla newsletter del partito. Nel quesito il partito di via della Scrofa chiede infatti un parere sulla decisione legata all’iscrizione nel registro degli indagati fornendo tra le risposte da un lato la posizione della Procura (“era un atto dovuto”) e dall’altro la linea della maggioranza (“è una intromissione indebita nelle scelte del governo”).

Secondo molti esponenti del centrodestra, peraltro, l’intera vicenda verrà presto archiviata. Intanto però ad occuparsi del caso è la senatrice della Lega, Giulia Bongiorno, nominata unico legale da Meloni, ministri e Mantovano.

Il caso Santanchè

Di certo, la vicenda Almasri ha in parte distolto l’attenzione dall’altro caso con cui è alle prese Meloni, ovvero quello legato alle eventuali dimissioni di Daniela Santanchè. La ministra del Turismo finora ha respinto qualsiasi tipo di pressing e domattina, dopo essere rientrata a Milano dalla missione in Arabia Saudita, sarà a Roma per partecipare alla direzione nazionale di Fratelli d’Italia. Ancora non è certa la presenza della premier, mentre la chiusura della direzione dovrebbe essere affidata ad Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio e responsabile della segreteria politica del partito. 

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www.lapresse.it è stato pubblicato il 2025-02-01 07:15:15 da LaPresse


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