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08/05/2025
– “Leggiamo sui giornali dell’iniziativa del Sindaco di Pesaro, coadiuvato dall’assessore all’ambiente Conti, di toccare con mano, rovistando fra i rifiuti, la mancata differenziata realizzata dove ancora abbiamo un sistema di raccolta con cassonetti liberi lungo le vie”, commentano dal Forum Beni Comuni.
“L’iniziativa se da una parte può farci piacere perché testimonia l’interesse che l’amministrazione attribuisce al tema di un’improcrastinabile riduzione dei rifiuti anche attraverso un recupero di materia derivante da una corretta raccolta differenziata, dall’altra ci lascia assai perplessi per lo stupore di un Sindaco, ex Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Ambiente Marche, e di un’assessora che è al suo secondo mandato da Assessora con delega Ambiente e Sostenibilità, che dovrebbero conoscere perfettamente che tutto questo dipende dalle modalità di raccolta.
Come Forum dei Beni Comuni da anni denunciamo come i cassonetti stradali a libero accesso sono incompatibili con gli obiettivi di differenziazione, proponendo l’alternativa di un utilizzo diffuso del porta a porta, da affiancare, in casi particolari, ai contenitori stradali informatizzati con sistema di tracciamento, uniche modalità che permettono di responsabilizzare i cittadini affinchè venga ridotta la quantità destinata alle discariche.
Ci permettiamo di ricordare, al Sindaco e all’Assessora in particolare, che il 13 dicembre 2023 l’Assemblea dei Sindaci dell’intera provincia ha votato il nuovo Piano d’ambito, il cui pilastro è proprio la scelta del porta a porta e dei cassonetti informatizzati, scelta funzionale oltre che a responsabilizzare in primis il singolo cittadino, permette di arrivare alla cosiddetta “tariffa puntuale,” la modalità per rendere operativo il principio europeo “chi inquina paga” e, contestualmente, premiare quei cittadini che producono pochi rifiuti e ben differenziati con un recupero effettivo di materia prima superiore all’80%
Precisato tutto questo auspichiamo che il Comune di Pesaro, proprietario del 25% del soggetto gestore Marche Multiservizi e con la responsabilità di rappresentare il 46% della componente societaria pubblica, convochi subito l’assemblea per intraprendete tutte le iniziative necessarie ad attuare quel Piano d’Ambito e lasciarci alle spalle un sistema ormai da anni inadeguato a rispondere alle esigenze del nostro territorio”, conclude il Forume Beni Comuni.
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