Protesta domani (lunedì 4 dicembre), dalle 13 alle 15, davanti allo stabilimento della Gigafactory, nella zona industriale di Catania. In programma un sit-in dei lavoratori di Enel Green Power 3Sun, indetto dalle segreterie della federazione Ugl Chimici della Sicilia e di Catania. Una protesta che nasce dopo l’ennesima proroga del cantiere per la realizzazione della fabbrica di produzione dei pannelli fotovoltaici più grande d’Europa, arrivata nel momento in cui il 50 % del pacchetto azionario sembrerebbe essere stato ceduto a fondi di investimento.
«Non sono segnali positivi – dicono il segretario Raffaele Loddo e il collega etneo Carmelo Giuffrida – ed il rischio di poter vedere sfumare i 700 posti di lavoro previsti è elevatissimo. Tutto fa pensare a una totale dismissione o ad un sensibile ridimensionamento del progetto già avviato con l’importante coinvolgimento negli ultimi mesi, peraltro, anche della Commissione europea, della Presidenza della Repubblica, del ministero dell’Ambiente». I segnali, secondo i due sindacalisti, sono diversi. «Il silenzio calato di recente sui lavori, che si va aggiungere all’improvviso trasferimento di un top manager da Catania alla casa madre Enel a Roma, sta alimentando forti dubbi», spiegano.
«Nel contempo – aggiungono -, in questi mesi, abbiamo più volte chiesto alla Enel Green Power 3 Sun, che oggi a Catania impiega oltre 200 dipendenti, il riconoscimento di alcuni istituti contrattuali (indennità di turno e sede disagiata) per un gruppo di lavoratori che al termine di un periodo di servizio effettuato in Enel distribuzione hanno fatto rientro nella fabbrica di pannelli fotovoltaici. Siamo molto allarmati – concludono gli esponenti della Ugl Chimici – e per questo ci aspettiamo le rassicurazioni necessarie per il futuro del polo, con le relative ricadute sull’economia e l’occupazione, e per l’attenzione richiesta nei confronti di chi ci lavora e chiede risposte immediate».
catania.gds.it è stato pubblicato il 2023-12-03 11:20:58 da
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