Centrodestra, non si placano le tensioni dopo il flop elettorale

Centrodestra, non si placano le tensioni dopo il flop elettorale



Centrodestra, non si placano le tensioni dopo il flop elettorale

Tajani chiede correttivi su manovra e Autonomia, Salvini aggrega federale

Non si attenuano le tensioni nel centrodestra dopo la doppia sconfitta alle Regionali in Emilia Romagna e Umbria. Se da un lato Forza Italia sottolinea i suoi ottimi risultati e cerca di ottenere di più dagli alleati, dall’altro la Lega si lecca le ferite e Matteo Salvini aggrega il Consiglio federale per fare il punto della situazione, e guarda con preoccupazione al tema del Veneto. In questo clima, la premier, Giorgia Meloni, non si mostra preoccupata e a Buenos Aires vede il presidente argentino Milei, sottolineando l’amicizia personale e quella tra i due Paesi. Intanto lascia decantare i dissidi interni alla maggioranza, in attesa di incontrare personalmente i suoi alleati.

Tajani chiede correttivi su manovra e Autonomia

In Italia però Antonio Tajani approfitta di una cerimonia in cui riceve la laurea honoris causa in Filosofia, all’Università San Raffaele di Milano, per rilanciare le rivendicazioni di FI: “Faremo le nostre proposte, a cominciare dalla cittadinanza, e lavoreremo anche sulla manovra per la riduzione della pressione fiscale, per l’aiuto al ceto medio produttivo, chiederemo la modifica della web tax che deve essere inflitta ai grandi e non ai piccoli, e altre proposte su cose che mi sembrano da Paesi dell’Est, tipo la presenza dei revisori dei conti inficiati dal Mef nelle società che ricevono finanziamenti pubblici”. Anche sull’Autonomia, Tajani è netto: “Noi siamo favorevoli, ma avevamo manifestato alcune perplessità soprattutto per quanto riguarda i Lep e per le materie non Lep. La Corte, che con la sua decisione ha di fatto anche chiuso la possibilità di avere un referendum, ha portato dei correttivi che noi condividiamo e ha rimesso al centro il Parlamento. Una cosa che noi abbiamo sempre chiesto, e condividiamo”. “Non devo fare rivendicazioni – conclude – soltanto che possiamo dare un contributo importante con i risultati che abbiamo avuto e che stiamo ottenendo in tutta Italia”. Le sue parole appaiono come un affondo nei confronti della Lega, come confermano quelle sul ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, e sulle sue dichiarazioni sulla violenza contro le donne: “Io ho il mio linguaggio, altri hanno il loro linguaggio”, taglia corto il vicepremier.

Salvini aggrega il Consiglio federale

Sul fronte opposto l’altro vicepremier, Matteo Salvini, spiega di non aver “ancora sentito Giorgia Meloni, però ci vediamo a stretto giro. Appena rientra, ci vediamo tutti insieme per fare il punto”. “La priorità nostra è questa, certo”, risponde a chi gli chiede se il Carroccio punta al Veneto. E aggiunge che un terzo mandato “per me sarebbe assolutamente positivo. Non per Salvini o Zaia, ma per la democrazia. Io continuo a ritenere che negare la possibilità di riscegliere un bravo sindaco o un governatore è un errore”. Se non ci sarà alcuna possibilità di un terzo mandato, “il centrodestra si metterebbe al tavolo e farebbe altri ragionamenti”. Ragionamenti che inevitabilmente coinvolgerebbero FdI, che da tempo punta alla Regione governata da Zaia con un suo candidato. Il favorito, secondo i rumors, sarebbe il senatore Luca De Carlo. Intanto, dopo il Consiglio federale, la Lega comunica di aver organizzato “per la prima volta gli Stati generali della Sanità venerdì 22 novembre a Milano, nell’Auditorium Gaber in Piazza Duca d’Aosta 3, dalle 10 alle 13. L’evento, con tutto lo stato maggiore del partito, sarà occasione per una giornata di confronto e dibattito sul futuro della sanità con oltre già 400 iscritti”. Il 15 dicembre – fa sapere il partito – ci sarà poi il congresso della Lega Lombarda. Nel frattempo Salvini festeggia l’approvazione del ddl sul nuovo codice della strada: “È finalmente legge. Più sicurezza e prevenzione, contrasto ad abusi e comportamenti scorretti, norme aggiornate ed educazione stradale vera. Avanti così”.

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www.lapresse.it è stato pubblicato il 2024-11-21 07:29:38 da LaPresse


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