BAGNO DI GAVORRANO. Il FolGav ha scelto il nuovo allenatore per affrontare il campionato di Eccellenza: è Francesco “Ciccio” Baiano.
Il nome dell’ex attaccante napoletano, che ha giocato anche nella Fiorentina, circolava da giorni, con il ds Galbiati che lo conosce bene: l’accordo è stato così trovato per la stagione sportiva 2025/26.
Baiano ha centrato la salvezza con il Poggibonsi subentrando a campionato in corso, portato proprio da Galbiati, che ha potuto apprezzarne le doti nei mesi di permanenza giallorossa.
Classe 1968 nato a Napoli, Baiano ha esordito proprio con i partenopei in prima squadra dopo la trafila nelle giovanili nel 1984-85, iniziando una carriera importante, giocando nell’Empoli, Parma, Avellino, Foggia alla corte di Zeman, Fiorentina con Batistuta, Derby County, e ancora Ternana, Pistoiese (con Max Allegri), Sangiovannese e Sansovino.
172 presenze e 43 gol in Serie A e due presenze nella Nazionale italiana e una in Coppa dei Campioni, giocando con calciatori del calibro di Maradona, Batistuta e Rui Costa. Per lui anche un titolo di capocannoniere e due campionati vinti in serie B, oltre alla conquista di una Coppa Italia e di una supercoppa.
I primi passi come tecnico dal 2009, partendo dalla Sangiovannese come collaboratore tecnico, e poi Sansovino nel ruolo di allenatore-giocatore, passando poi da Varese, Siena, Palermo e Chievo Verona come secondo di Giuseppe Sannino.
Ha poi preso in mano il ruolo di primo allenatore con Scandicci, Varese, Primavera del Pisa e Aglianese, e l’approdo al Poggibonsi lo scorso marzo.
«Ho incontrato l’ingegnere Luigi Mansi e il vicepresidente Lorenzo Mansi, e mi hanno fatto veramente una bella impressione – ha detto Francesco Baiano nella sua prima dichiarazione – La società è molto importante, ho sposato un progetto che mi è piaciuto subito. C’è la grande capacità di pensare al futuro e di pensare in grande. Poi vincere non è mai semplice, ma ci sono tutti i presupposti. Avevo diverse proposte, ma ciò che mi ha fatto scegliere questo progetto sono le persone che ho conosciuto che sono di grande valore, oltre al rapporto con il direttore Jacopo Galbiati. La categoria non conta, sono le persone che fanno la differenza, la proprietà e Galbiati hanno inciso sulla mia decisione di accettare questa società».
«Io voglio una squadra di grande carattere – prosegue Ciccio – che aggredisca ogni partita. Una squadra che sia ambiziosa e allo stesso tempo umile. L’umiltà è una forza e non una debolezza. Le mie squadre devono uscire dal campo dopo aver dato tutto, senza risparmiarsi. La prima cosa su cui mi concentro è creare un grande gruppo, perché senza quello non si va da nessuna parte. É il gruppo che vince le partite e non il singolo, chi parla con “l’io” e non con il “noi” di sicuro non va d’accordo con me. E raggiungere gli obiettivi che ci pone la società, ovviamente in relazione al campionato che andremo ad affrontare».
Per il FolGav adesso c’è da pensare al mercato e alla valutazione dei tanti giocatori in rosa, dopo la retrocessione dalla serie D. In più i biancorossoblù rimangono alla finestra in attesa di un eventuale ripescaggio con i minerari che in questo caso avrebbero tantissime possibilità in base ai parametri della Lnd.
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