CREMONA — Dopo dieci anni di indagini e processi, a Cremona sono arrivate le pesanti condanne per i membri della banda di Cerignola responsabili di aver assaltato la caseificio Vergani nel 2015.
La gang, considerata tra le più attive e organizzate del panorama criminale del Sud Italia, è stata condannata a pene che vanno dai 9 ai 10 anni e mezzo di reclusione.
Il maxi furto avvenne nella notte tra il 26 e il 27 maggio 2015, quando sette-otto uomini incappucciati entrarono nel caseificio di Cremona, caricando su due camion un bottino di circa 400mila euro in materie prime destinate alla produzione di torrone.
Le telecamere di sorveglianza registrarono l’azione dei ladri, che si muovevano con precisione e senza lasciare tracce evidenti.
Le indagini della polizia portarono all’identificazione dei responsabili: M. S. (capo della banda), S. O. e S. L..
I mezzi utilizzati per il colpo erano intestati a L. G. , residente a Cerignola, noto per aver intestato ben 28 mezzi pesanti.
Dopo il furto, i camion si mossero tutta la notte verso la Puglia, passando per Poggio Imperiale, dove uno dei veicoli uscì dall’autostrada senza pagare il pedaggio.
Il modus operandi della gang era ormai rodato: durante gli assalti usavano utenze telefoniche intestate a persone straniere, principalmente romeni ignari del loro ruolo nelle attività criminali, per mantenere i contatti e coordinarsi.
Nella sentenza emessa nei giorni scorsi, i giudici hanno condannato S. a 10 anni e 6 mesi, O. a 9 anni e 2 mesi e L. a 4 anni e 8 mesi.
Altri cinque componenti erano già stati condannati in udienza preliminare.
La vicenda conferma come le bande provenienti da Cerignola abbiano esteso il loro raggio d’azione anche al Nord Italia, portando avanti una serie di assalti mirati in caveau e aziende alimentari.
Lo riporta laprovinciacr.it
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