Nuova tornata di colloqui in Questura per l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne ritrovata cadavere nei garage dello stabile di via del Ciclamino a Rimini lo scorso 4 ottobre: ad essere convocata dagli inquirenti, nel pomeriggio di venerdì, è stata Valeria Bartolucci la moglie di Louiss Dassilva e amica di Manuela Bianchi nuora della vittima. La donna, che abita sullo stesso pianerottolo dell’appartamento di Pierina, ha varcato gli uffici di piazzale Bornaccini poco dopo le 15.30 di venerdì per essere ascoltata dal personale della Squadra Mobile come persona informata sui fatti. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Daniele Paci, a oltre un mese dal delitto non ha ancora persone iscritte nel registro degli indagati e in questi giorni si sta assistendo a una nuova tornata di persone convocate in Questura per chiarire cosa sia successo la sera del delitto. Dopo Manuela Bianchi, che lo scorso 30 ottobre era stata sentita per quasi 10 ore dagli investigatori e che l’avrebbe vista cadere in alcune contraddizioni, oggi è la volta della Bartolucci moglie di quello che gli inquirenti ritengono aver avuto un’amicizia particolare con la nuora di Pierina.
La vicina della vittima, nel corso dell’inchiesta, era già stata ascoltata e la sua posizione era stata al centro di una serie di pettegolezzi fatti emergere da Loris Bianchi fratello di Manuela. La donna, infatti, avrebbe chiamato l’amica per origliare dal muro delle telefonate fatte dalla 78enne nel corso delle quali avrebbe fatto alcuni pesanti apprezzamenti nei confronti della nuora. In particolare, Manuela, domenica 1 ottobre, due giorni prima la morte di Pierina, aveva confidato al fratello che le era stato riferito dalla vicina di casa Valeria che la suocera, durante una conversazione avuta con una persona in viva voce nel suo appartamento, l’aveva definita una donna di “facili costumi”.
Per quanto riguarda la sera dell’omicidio, avvenuto presumibilmente tra le 22 e le 23, la Bartolucci parlando con la stampa ha sempre sostenuto di essere rimasta nell’appartamento insieme al marito Louiss. I due avrebbero guardato insieme un film quando Valeria si era addormentata sul divano poco dopo le 20. Secondo il suo racconto, si era poi svegliata intorno alle 21.55 ed era andata a proseguire il sonno nel letto mentre il marito è rimasto a dormire sul divano.
Nei prossimi giorni, tuttavia, sono attesi ulteriori colloqui da parte degli investigatori della Mobile che dovranno sentire lo stesso Louiss Dassilva, Loris Bianchi e la figlia 16enne di Manuela. Intorno alla ragazzina, in particolare, ruota l’alibi dei fratelli Bianchi. Sotto la lente d’ingrandimento, infatti, ci sono le foto scattate la sera del delitto nell’appartamento di Manuela e che ritraggono il fratello il quale ha sempre dichiarato di stare giocando con il cane anche se l’animale non appare nelle immagini. Scatti che, in un primo tempo, la 16enne ha fatto risalire alle 22.15 per poi cambiare versione e posticiparli alle 22.50. Proprio per far chiarezza su questo punto lo smartphone della ragazzina era stato sequestrato e minuziosamente analizzato dagli inquirenti.
Nel frattempo, sul fronte delle indagini, è emerso che sul corpo di Pierina sono state trovate tracce di dna. Gli accertamenti hanno isolato dei profili genetici che non apparterrebbero alla vittima e ci si prepara ad eseguire gli accertamenti per capire se l’assassino dell’anziana possa aver lasciato la sua “firma” mentre colpiva la sua vittima con 29 coltellate. Analisi che, al momento, potranno essere eseguite solo se ci saranno delle persone iscritte nel registro degli indagati. I test, in particolar modo quelli considerati irripetibili per la scarsa quantità di cellule reperite, dovranno infatti essere eseguiti con le garanzie di legge.
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